“Memoria umana e memoria digitale”: un incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli all’Auditorium della Fondazione Ferrero

L’evento del 1° dicembre alle 18.30 potrà essere seguito anche in streaming

ALBA (CN) – Giovedì 1° dicembre alle 18.30 all’Auditorium della Fondazione Ferrero si terrà un incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli e con lo scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci.

Andreoli è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave ed è membro della New York Academy of Sciences. È presidente del Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia e collabora con la rivista “Mente e Cervello”. Tra le ultime sue opere: nel 2018 Il silenzio delle pietre (Rizzoli), Beata solitudine. Il potere del silenzio (Piemme) e Homo stupidus stupidus. L’agonia di una civiltà (Rizzoli), Le sorgenti del sogno. Un viaggio nella psiche umana (Marsilio, 2020); con Solferino, per cui dirige anche la collana “Le scienze dell’uomo”, L’uomo col cervello in tasca (2019), Una certa età (2020), La famiglia digitale (2021), Le origini della coscienza (2021), Storia del dolore e Contaminazione (2022).

Andreoli ha legato il suo nome a perizie in clamorosi casi giudiziari che hanno calamitato l’opinione pubblica, opinionista conteso da molti programmi televisivi, ha scritto decine di libri di successo. Da qualche anno sta conducendo una originale esplorazione nel territorio della memoria. “Il futuro del mondo” (BUR Saggi) è il titolo del libro nato dall’operazione di recupero e rammendo dei ricordi. Tutti siamo interessati al futuro del mondo, specialmente in un periodo storico di grande incertezza come quello che stiamo attraversando. Ma il futuro del mondo in quanto tale fatalmente ci sfugge, l’unico modo di afferrarlo consiste nel concepirlo come il nostro personale futuro nel mondo visto alla luce del nostro passato.

È ciò che Vittorino Andreoli ha cercato di fare nei suoi ottant’anni di vita muovendosi tra le esperienze privilegiate di un attento osservatore della mente umana. Discutendo di libertà e galera, miseria e potere, speranza e valori etici in un pianeta dominato dalla frenesia della comunicazione, da una troppo disuguale distribuzione della ricchezza e dalle eterne domande sul significato dell’esistenza, Vittorino Andreoli ci invita a un dialogo appassionato, senza filtri, con la dura sincerità che l’età gli consente.

La conferenza sarà trasmessa in diretta su Facebook e sul canale di streaming del sito della Fondazione

 

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