Le linee guida per i centri estivi

Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni

PIEMONTE – La Giunta regionale ha approvato nel corso della seduta di venerdì, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia Chiara Caucino, la delibera sulla nuova disciplina per la programmazione e la gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi.

Le linee che disciplinano il funzionamento del servizio sono divise in tre parti: la prima è dedicata alle indicazioni operative, la seconda alle fattorie didattiche, l’ultima agli accordi di gemellaggio che permetteranno all’organizzatore titolare dei singoli centri estivi di avvalersi dei volontari del Servizio civile universale in affiancamento agli educatori e agli operatori.

Ecco alcune delle linee guida stabilite.

Destinatari

I centri estivi, esclusivamente diurni, possono accogliere bambini e ragazzi fra i 3 e i 17 anni di età.

Capacità ricettiva

In ogni caso la capacità ricettiva non può superare, di norma, i 100 posti.

Organizzazione delle attività

Andranno favorite il più possibile le attività all’aperto, tenendo conto di adeguate zone d’ombra, e l’organizzazione per turni dell’utilizzo degli spazi comuni (es. mensa) in funzione della numerosità e delle dimensioni degli ambienti.

Tutte le attività devono essere organizzate garantendo il necessario distanziamento sociale (distanza interpersonale di almeno un metro) e senza lo scambio di oggetti. Sono vietate le feste.

Personale

Per quanto attiene al personale, si dovrà prevedere un coordinatore di età non inferiore a 18 anni con esperienza triennale documentata, operatori maggiorenni e personale ausiliario adeguato alle esigenze; in via complementare, potranno essere coinvolti in affiancamento volontari, anche del Servizio civile, e adolescenti di 16-17 anni opportunamente formati.

Il rapporto fra personale educativo e minori dovrà essere 1:6 per i bambini in età di scuola dell’infanzia, 1:8 per quelli in età 6-11 anni, 1:10 in età 12-17 anni. L’inserimento di minori disabili dovrà essere valutato con i servizi sociali che li seguono; in tal caso, dovrà essere previsto un ulteriore operatore per ogni minore accolto.

Accesso al centro e priorità

L’accesso alla struttura da parte di chiunque, operatori, addetti (anche volontari e animatori), utenti, famigliari (anche questi ultimi dotati degli adeguati dispositivi di protezione), deve essere preceduto da una scheda di pre-triage quotidiana per la raccolta delle informazioni.

Sinergie con il servizio civile e modalità operative

Si prevede la possibilità di impiegare gli operatori volontari del servizio civile universale nello svolgimento delle attività ricreative, affiancando e supportando gli operatori dei centri estivi, senza peraltro sostituirsi a questi ultimi nello realizzazione di compiti che richiedono una specifica qualificazione professionale. Si rammenta, in proposito, che in nessun caso gli operatori volontari possono sostituire personale dipendente o a contratto degli enti titolari del servizio.

Pasti

I pasti verranno consegnati dal personale in servizio. È possibile la consumazione del pasto all’aperto, qualora gli spazi lo permettano garantendo la distanza interpersonale di sicurezza e rispettando la divisione dei gruppi.

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