“Limiti”: ecco il programma aggiornato di Passepartout 2024

Il Festival culturale di Asti si terrà dal 2 all'8 giugno

Passepartout, il festival culturale della Città di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte.

Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti – Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creatività, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualità in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positività, piacevolezza, sorriso. A Passepartout – come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente – si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.

Passepartout 2024 affronta i grandi temi del presente. È dedicato ai limiti che ci assediano: a quelli che ci danno sofferenza o timore e a quelli che ci fanno sperare.

Limes in latino è il confine. Per i confini si stanno combattendo due guerre feroci che minacciano catastrofi più vaste. Ritorneranno al festival, in serate diverse, due protagonisti del giornalismo: Gabriella Simoni e Maurizio Molinari.

Limes significa anche sentiero, evoca la montagna, i limiti superati per conquistarne le cime, i limiti che dobbiamo imporci per non sfidarne i pericoli, più frequenti e più gravi per le mutazioni del clima. Ne parleranno lo scrittore alpinista Enrico Camanni e François Cazzanelli, guida del Cervino, conquistatore dell’Everest e di altri 8 mila metri.

Limiti dovremmo osservare nel restauro dei tesori d’arte, per non fare danni.  Ricorriamo all’esperienza maturata sul territorio come soprintendenti da Luisa Papotti, Presidente del Museo del Risorgimento, e Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Limiti rischia la libertà di stampa: Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, dialoga con Vladimiro Zagrebelsky, ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Non ha più limiti (e forse dovrebbe imporsene) la televisione, che in Italia ha compiuto settant’anni? Risponde lo storico e critico televisivo Aldo Grasso.

Sembrava che tv e social media avrebbero limitato l’uso della radio. Invece, a cent’anni dalla sua nascita in Italia, appare in rilancio. Passepartout ha scelto due protagonisti: Massimo Cotto e Carlo Massarini.

Con le nuove tecnologie non conoscono limiti le invenzioni. E la creatività umana ha trovato limiti o nuove possibilità nell’era tecnologica?  Se ne parla con Annamaria Testa, protagonista della pubblicità.

Quali confini di etica e diritto ha i l’intelligenza artificiale?  A parlarne sarà una giurista specialista del campo, Francesca Lagioia.

Dei confini etici e giuridici davanti ai progressi della ricerca biologica potremo ascoltare la biologa Elena Cattaneo, senatrice a vita e parleremo della dignità degli esseri umani (dalla dichiarazione Dignitas Infinita del Dicastero per la dottrina della fede) con Alberto Melloni.

Due generazioni di architetti italiani al lavoro nel mondo, Renzo Piano e Carlo Ratti, a confronto sul futuro delle città, delle periferie (e del loro mestiere). Sarà presente Carlo Piano che con il padre Renzo condivide idee e progetti.

Il Metaverso e i suoi usi e abusi saranno i temi dello scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci e dell’imprenditore e scrittore informatico Stefano Quintarelli.

Sulle nuove frontiere della divulgazione scientifica e artistica dialogheranno il giornalista scrittore Alberto Angela e l’ex ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, in una serata dedicata alla memoria di Piero Angela, indimenticabile amico di Passepartout.

Il 4 luglio di dieci anni fa moriva Giorgio Faletti, artista eclettico che ha avuto successo in ognuno dei suoi tre mestieri: attore, cantautore e scrittore. Fino all’ultimo presidente della Biblioteca Astense, è stato un sostenitore del nostro festival e una sua fondamentale presenza: Passepartout 2024 è dedicato a lui.

 

La Presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini aggiunge: “Il limite è una linea che separa, ma è anche punto estremo a cui si può arrivare o il termine che non si può superare.

Il limite non si impone soltanto come qualcosa che allontana, ma può essere anche la frontiera, cioè il segnale di un attraversamento. Non identifica solo ciò a cui non si può arrivare, ma anche ciò a cui si può approdare creando nuovi orizzonti e nuove prospettive, determinando spesso pareri e posizioni divisive. Come ogni edizione daremo spazio a temi che fanno parte ormai del nostro quotidiano, ma per alcuni aspetti, quest’anno, abbiamo sentito ancora più forte l’urgenza di dover affrontare, con i consueti e accurati approfondimenti che caratterizzano il nostro festival”.

Conclude Alessia Conti, Direttrice della Biblioteca Astense: “Il senso del limite è quello che, spesso, leggendo le cronache, ci sembra perso. È quello che ci sfugge e non comprendiamo immediatamente pensando al futuro dell’intelligenza artificiale e che genera incertezza. Passepartout intende approfondire le cause del dissolversi di riferimenti che un tempo sembravano netti e definiti senza smettere di osservare la bellezza di chi ha saputo superare in positivo i limiti, spingendo intelligenza e creatività al di là di ogni immaginazione.”

Questo il programma di Passepartout 2024

Domenica 2 giugno

 Ore 11 Palco 19

Maurizio Molinari

 “Nuovi confini estremi”

Ore 18 Cortile della Biblioteca

Carlo Bartoli e Vladimiro Zagrebelsky

“Chi ha paura della libertà di stampa?”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Francesca Lagioia

Intelligenza artificiale: quale futuro?”

Lunedì 3 giugno

 Ore 18 Palco 19

Luisa Papotti e Alessandra Vittorini

“Conservare il passato, conservare il futuro”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Andrea Malaguti

“Le fake news e l’Europa”

Martedì 4 giugno

 Ore 18 Cortile della Biblioteca

Enrico Camanni e François Cazzanelli

“Sfida continua sulle grandi montagne”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Gabriella Simoni

 “Quando scoppierà la pace”

 Mercoledì 5 giugno

 Ore 18 Cortile della Biblioteca

Piero Bianucci e Stefano Quintarelli

 “Metaverso o Metàfuffa?”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Aldo Grasso

“La verità vi prego su 70 anni di tv”

 Giovedì 6 giugno

 Ore 18 Palco 19

Carlo Piano e Sarah Robinson

 “Viaggi d’architettura”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Massimo Cotto e Carlo Massarini

“Radio: libera veramente?”

Venerdì 7 giugno

 Ore 18 Cortile della Biblioteca

Annamaria Testa

“Il gioco infinito della creatività”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Alberto Melloni

“Gli orizzonti della fede alle prove della storia”

 Sabato 8 giugno

 Ore 11 Palco 19

Carlo Ratti e Roberto Guillermo Kolter

Se i microbi ci insegnano come cambiare la città

Ore 18 Palco 19

Elena Cattaneo

 “Armati di scienza per il futuro del mondo”

Ore 21 Cortile della Biblioteca

Alberto Angela e Francesco Profumo

Seminare cultura, la nuova frontiera”

 

Ad aprire gli appuntamenti una selezione di letture a cura dell’attrice Ileana Spalla.

 

Salvo diverse indicazioni, gli incontri si terranno nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con ingresso da via Carducci 64, e saranno introdotti da Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca.

In caso di maltempo gli incontri previsti in cortile si terranno al Palco 19, in via Ospedale 19 (a pochi passi da Piazza Alfieri).

Tutti gli incontri sono a ingresso libero, tranne quello con Alberto Angela e Francesco Profumo di sabato 8 giugno che sarà esclusivamente su prenotazione, da effettuarsi su https://passepartout2024.eventbrite.it a partire dalle ore 12 di martedì 28 maggio. Ogni utente potrà prenotare massimo 2 ingressi. Sarà necessario stampare e portare con sé i biglietti. I posti non sono numerati Per chi non potesse effettuare la prenotazione da remoto, sarà disponibile un numero limitato di posti prenotabili direttamente alla Biblioteca, sempre a partire dalle 12 di martedì 28 maggio, con un massimo di due per utente. Non sono valide prenotazioni via email, telefono o messaggi social/Whatsapp.

Gli incontri verranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del festival, e successivamente saranno disponibili sul canale YouTube di Passepartout.

 Una serie di eventi e iniziative accompagneranno la programmazione del Festival:

 Passepartout incontra: Ileana Spalla e i corsisti della Casa del Teatro 3 proporranno un invito teatrale al Festival in circoli, centri culturali e luoghi di ritrovo con lo scopo di incuriosire pubblici non abituali e favorirne la partecipazione.

 Passepartout sarà anche a Fuoriluogo dal 15 maggio a fine festival con la mostra fotografica “Anno dopo anno – Parole in forma di ritratti”, dedicata alla storia del festival e curata da Franco Rabino, visitabile negli orari di apertura dello spazio.

Racconta Franco Rabino: “Quando ho iniziato a fotografare il festival non pensavo che vent’anni dopo avrei contribuito a farne memoria. Nessuna immagine rubata, nessun backstage o fuori-quinta, nessuna prossimità invadente rispetto alla sfera più personale o più intima. Al contrario, ho messo tra me gli ospiti la maggior distanza possibile nel ritrarli, utilizzando preferenzialmente lunghi teleobiettivi per isolarli sul palco nel momento dell’incontro o della conferenza. Di tutti i soggetti mi ha sempre interessato provare a raccontare la concentrazione nel dire, il momento in cui il pensiero si fa parola, sottolineato dal gesto e dall’espressione, e va ad incontrare il pubblico. Se queste fotografie potessero contenere un suono sarebbe il risuonare della parola, perché – molto semplicemente – il festival da questo si origina: dalla forza tranquilla della parola che si struttura in pensiero… L’archivio fotografico del festival conta ormai qualche migliaio di immagini, un archivio che è anche lo spaccato di quella parte di mondo culturale italiano che è passato nella città di Asti portando un contributo di idee, spunti, riflessioni”.

 Maggiori dettagli e aggiornamenti su www.passepartoutfestival.it e su www.facebook.com/PassepartoutFestival , www.instagram.com/passepartout_festival .

Passepartout si avvale del sostegno di Città di Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT, ed è sponsorizzato da Reale Mutua Assicurazioni, Bosca Spumanti e Fineco.

 

Biografie ospiti Passepartout 2024

Maurizio Molinari

Ha iniziato nel 1984 a La Voce Repubblicana, occupandosi di Esteri e Sicurezza in diverse testate e tv e nel 1997 è approdato a La Stampa come corrispondente diplomatico. Nel 2016 è diventato caporedattore de La Stampa, che ha lasciato nel 2020 per assumere l’attuale incarico di direttore de La Repubblica.  Ha pubblicato numerosi libri di politica estera, tra i più recenti Il Campo di Battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l’Italia (La Nave di Teseo 2021), l ritorno degli Imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale (Rizzoli 2022), Mediterraneo conteso. Perché l’Occidente e i suoi rivali ne hanno bisogno (Rizzoli 2023).

Nel 2021 gli è stato attribuito il premio Spadolini Cultura Politica.

 

Carlo Bartoli

Giornalista professionista del 1981, dal 2001 al 2006 è stato presidente dell’Associazione stampa toscana e componente del consiglio nazionale della Federazione nazionale della stampa e della Commissione contratto. Dal 2010 è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, dal 2018 è presidente della Fondazione dell’Odg. Dal 2012 è anche docente di Comunicazione all’Università di Pisa dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e per tre anni ha tenuto anche un corso focalizzato sul giornalismo digitale. Nel 2013 ha gestito l’esperimento di Digital First per il gruppo Espresso Repubblica alla redazione di Prato e l’anno successivoha curato l’allargamento dell’esperienza Digital First assumendo anche la guida delle redazioni di Montecatini e Pistoia. Si dedica ai temi delle regole giuridiche e deontologiche della professione giornalistica, con particolare attenzione alla deontologia applicata al mondo digitale e all’etica dell’informazione. Dalla fine del 2021 è presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.

 

Vladimiro Zagrebelsky

Giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010, dirige ora il Laboratorio dei diritti Fondamentali (LDF) di Torino. Dal 1965 è stato magistrato, e in seguito componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1981-85 e 1994-98). Dal 1998 al 2001 capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia. Ha presieduto la Commissione ONU (Vienna) per la prevenzione del crimine e la giustizia penale per l’anno 2000-2001.

Dal 2001 al 2010 è stato giudice della Corte Europea dei diritti dell’uomo.

Inoltre è autore di studi di diritto penale, storia e organizzazione della magistratura e diritti fondamentali.

 

Francesca Lagioia

Senior Assistant Professor presso il dipartimento di Giurisprudenza e il centro di ricerca interdisciplinare Alma-AI dell’’Università di Bologna e Part-time Professor presso lo European University Institute (EUI) di Firenze, si occupa di Intelligenza Artificiale, Etica e Diritto. Nel 2016 ha conseguito un dottorato di ricerca in Law Science and Technologies presso l’Università di Bologna. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali, anche internazionali. Attualmente è Principal Investigator del progetto EQUAL (EQUitable ALgorithms) PRIN2022, volto a promuovere l’equità e a contrastare la discriminazione algoritmica attraverso le norme e l’intelligenza artificiale stessa.

Oltre ad aver curato diverse pubblicazioni, ha sviluppato sistemi di intelligenza artificiale in campo giuridico.

 

Luisa Papotti

Laureata in architettura presso il Politecnico di Torino nel 1981 e abilitata alla professione di architetto, presta servizio dal 1982 presso il Ministero per i beni e le attività culturali, dicastero nel quale ha svolto gran parte della sua carriera professionale. Ha al suo attivo numerosi cantieri di restauro e valorizzazione e ha collaborato in qualità di docente e di tutor con la Scuola di Specializzazione in storia, analisi e valutazione dei beni architettonici e ambientali della Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino.

Già Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, è Presidente di Fondazione Arte CRT.

 

Alessandra Vittorini

Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Architetto, PhD in “Pianificazione territoriale e urbana”, laureata in “Restauro dei monumenti”, lavora nel Ministero della cultura dal 1990. Dal 2012 al 2020 è alla guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere: un contesto complesso nel quale segue e coordina attività e programmi connessi al restauro e alla ricostruzione post sisma del patrimonio culturale, con attenzione anche agli aspetti di divulgazione e di confronto scientifico e disciplinare, a scala nazionale e internazionale. Coordina l’intervento di restauro e ricostruzione della Basilica di Collemaggio, affidato alla Soprintendenza aquilana e ultimato in meno di due anni che ha ricevuto l’European Heritage Award/Europa Nostra Award 2020, con il Grand Prix nella categoria “conservazione”. Dal 2020 dirige la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, istituto internazionale per la formazione, la ricerca e gli studi avanzati nell’ambito delle competenze dei professionisti impegnati nella cura e gestione del patrimonio e delle attività culturali. Nata nel 2015 su iniziativa del Ministero della cultura, è un importante centro di competenza per il sostegno ai processi di qualificazione, aggiornamento e sviluppo dei professionisti della cultura, con un’offerta formativa ampia e multidisciplinare ed è attualmente soggetto attuatore dell’investimento PNRR Cultura dedicato alla formazione e aggiornamento delle competenze digitali.

 

Andrea Malaguti

Direttore de La Stampa, ha iniziato la carriera giornalistica nei giornali e nelle televisioni locali, passando poi al Corriere dello Sport-Stadio a Roma. Passato a La Stampa, ha fatto il capo dello sport, della cronaca di Torino, il caporedattore centrale, il corrispondente da Londra, il giornalista parlamentare, il capo della redazione romana e del desk inchieste, fino ad esserne prima vicedirettore e oggi direttore.

 

Enrico Camanni

Alpinista e giornalista torinese, ha fondato il mensile Alp e la rivista internazionale L’Alpe”. Oggi dirige il trimestrale Turin e collabora con La Stampa. Ha scritto Di roccia e di ghiaccio. La storia dell’alpinismo in 12 gradi (Laterza, 2013) e aggiornato La storia dell’alpinismo di Gian Piero Motti (Priuli & Verlucca, 2013). Ha trattato le Alpi contemporanee ne La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri, 2002), Il Cervino è nudo (Liaison, 2008) e Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini (Priuli & Verlucca, 2010). Ha scritto romanzi ambientati in diversi periodi storici e ha curato i progetti del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. È vicepresidente dell’associazione Dislivelli.

 

François Cazzanelli

Nato alla base del Cervino, è cresciuto sulle sue pareti, secondo dei principi semplici, ma fondamentali per diventare un ottimo alpinista. I cognomi Cazzanelli, da parte di padre, e Maquignaz, da parte di madre, sono legati da più di un secolo al mestiere di Guida Alpina e all’Alpinismo. Dal 2012 è membro della Società Guide Del Cervino. Ha fatto parte della “Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur”, della Nazionale Italiana di sci alpinismo e attualmente continua a gareggiare nelle più importanti competizioni internazionali di lunga distanza.

 

Gabriella Simoni

Nel 1982 inizia la sua collaborazione con le reti Fininvest, poi Mediaset, e nel 1987 è assunta come inviato speciale. Il ruolo del giornalista, dice, è di andare dove la gente comune non vuole e soprattutto non può andare. Così nel 1991, allo scoppio della prima guerra del Golfo, è in Iraq, dove viene presa prigioniera e per otto lunghi giorni resta nelle mani degli uomini di Saddam Hussein. Dal 1992 al 1994 segue la guerra in Somalia, dove assiste all’omicidio della collega Ilaria Alpi, mentre nel 1996 è in Ruanda da dove racconta le varie fasi dell’atroce conflitto. Nel 2001 è in Afghanistan, nel 2013 in Egitto, dove è in atto uno scontro armato tra fazioni interne e dove per molte ore viene sequestrata e si perdono le sue tracce. L’unico teatro di guerra dal quale rimane lontana, perché in maternità, è quello della Bosnia. Da oltre un anno, ancora in prima linea in Ucraina da dove trasmette reportage che parlano dei dolori della popolazione, delle vittime e delle distruzioni provocate dai bombardamenti, ma anche dei retroscena delle politiche di potenza che muovono i fili di ogni guerra. Oltre a occuparsi di scenari di guerra, Gabriella Simoni segue anche la grande cronaca nera. Nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, ha vinto numerosi premi di giornalismo.

 

Piero Bianucci

Scrittore e giornalista scientifico, è editorialista a La Stampa, dove per 25 anni ha diretto il settimanale Tuttoscienze e collabora con la radio-tv italiana e svizzera.
Ha scritto una trentina di libri di divulgazione dedicati all’astronomia, alla questione energetica, alle scienze della Terra, alle telecomunicazioni e alle tecnologie di uso quotidiano.
Per sei anni docente a contratto di Comunicazione scientifica all’Università di Torino, dal 2012 insegna in un Master post-laurea dell’Università di Padova. Dal 1985 organizza mostre scientifiche. Nel 1992 la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino 4821 scoperto da Walter Ferreri. Nel 2010 ha curato i testi del Museo Lombroso di antropologia, riaperto a Torino dopo molti anni di abbandono. Sempre a Torino nel 2011 ha progettato e realizzato il museo interattivo per bambini XKE’ – Laboratorio della curiosità.  Con Piero Angela dal 2018 al 2020 presso il Politecnico ha curato gli incontri “Prepararsi al futuro” rivolti a 400 giovani scelti tra i più brillanti delle scuole torinesi.

 

Stefano Quintarelli

Imprenditore informatico, professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza e fondatore di I.NET – primo Internet Provider italiano -, ha avuto un ruolo primario nella creazione e nello sviluppo dell’ecosistema Internet.

Membro del comitato scientifico di Bollati e Boringhieri e della Fondazione Leonardo, fa parte del Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale della Commissione europea, del Comitato guida del UN-Sustainable Development Solutions Network ed è presidente dell’Advisory Group on Advanced Technologies for Trade and Transport per le Nazioni Unite (CEFACT).

Già presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha fatto parte del Parlamento italiano nella XVII legislatura, della Commissione per i diritti ed i doveri in Internet della Camera dei Deputati, ed è stato leader dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. È autore di numerosi articoli e contributi e relatore in conferenze su tecnologia digitale, regolamentazione e concorrenza.

 

Aldo Grasso

Laureato in Lettere, è stato assistente universitario e, in seguito, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di diversi programmi radiotelevisivi come “A video spento”, al cui interno ha avuto un suo spazio chiamato Tv parade, nel 1990 diventa critico televisivo per il Corriere della Sera e, dall’ottobre del 1993 al settembre del 1994, direttore della programmazione radiofonica della RAI. Dal 1993 al 1995 è stato membro del consiglio della Nuova Fonit Cetra. Attualmente è critico televisivo per il Corriere della Sera, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso la Cattolica di Milano e lettore di Semiotica dell’audiovisivo presso l’Università Cattolica di Brescia.

 

Carlo Piano

Si laurea nel 1991 in lettere moderne all’università di Genova con una tesi in filologia romanza. Giornalista, collabora da anni con diversi quotidiani e settimanali. Ha curato insieme a suo padre l’Almanacco dell’Architetto (2012), che racconta le sfide dell’architettura contemporanea rispetto alla sostenibilità e alla fragilità della terra. Per Feltrinelli ha pubblicato Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza (2019, con Renzo Piano) e Alla ricerca di Atlantide. Viaggio nell’architettura per ragazzi sognatori (2021; con Renzo Piano).

 

Sarah Robinson

Architetto, scrittrice ed educatrice, i suoi libri sono stati i primi ad affrontare esplicitamente il dialogo tra architettura e scienze cognitive e sono stati tradotti in cinque lingue. Ha continuato a guidare questa conversazione interdisciplinare tenendo conferenze e insegnando a livello internazionale. Tra le sue numerose attività, è professore aggiunto di Architettura, Design e Tecnologia dei media presso l’Università di Aalborg in Danimarca, e insegna ed è membro del comitato scientifico del NAAD preso lo IUAV di Venezia. Il suo progetto più recente è il pluripremiato documentario “What design can do”.

 

Massimo Cotto

Ha esordito come dj nel 1983 alla sede Rai di Torino, e dal 1984 al 1991 ha condotto RaiStereoNotte. Ha lavorato a lungo nei quotidiani e per le principali riviste italiane e internazionali. Sempre in Rai è stato conduttore di programmi radiofonici e televisivi e autore di numerosi programmi, incluso il Festival di Sanremo e Castrocaro. Tra i suoi lavori teatrali “Da quando a ora in scena” con Giorgio Faletti e “Decamerock” con Mauro Ermanno Giovanardi e Chiara Buratti. Padre del libro-intervista, le sue pubblicazioni si avvicinano al centinaio. Su Virgin Radio conduce Rock & Talk.

 

Carlo Massarini

Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, dal 1981 al 1984 è conduttore e autore della famosa trasmissione di Rai1 “Mister Fantasy” dedicata alla videoarte e al videoclip e dal 1995 al 2002 conduce MediaMente per Rai Educational.

Tra le sue numerose pubblicazioni legate alla critica musicale, Dear Mister Fantasy (Feltrinelli, riedito nel 2020), e il più recente Vivo dal vivo 2010-2023 (Rizzoli). Dal 2022 partecipa al tour teatrale Magical Mistery Story – The Beatles live again sulla storia dei Beatles con la band The Beatbox, che nelle scorse settimane ha raccolto grande successo anche al Teatro Alfieri di Asti.

 

Annamaria Testa

Si occupa di comunicazione e di creatività. Alla professione di consulente per le imprese affianca una intensa attività di scrittura come blogger e saggista e oltre vent’anni di docenza universitaria.

Inizia a lavorare nel 1974 come copywriter mentre ancora frequenta l’Università Statale. Fonda una propria agenzia di pubblicità nel 1983. È direttore creativo e presidente della sede italiana del gruppo internazionale Bozell tra il 1990 e il 1996 e consulente tra il 1997 e il 2004. Nel 2005 fonda Progetti Nuovi. Dal 2016 torna a lavorare come consulente indipendente per le imprese.
Collabora con diverse testate, con la Rai e si occupa di comunicazione politica.

 

Alberto Melloni

Storico, è ordinario di Storia del cristianesimo nell’Università di Modena-Reggio Emilia e segretario della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Professore invitato in Canada, Cina, Israele e Stati Uniti, è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, membro del comitato di direzione della rivista Cristianesimo nella storia e del consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Direttore e curatore di diverse opere collettanee ed enciclopediche, ha pubblicato saggi sul diritto canonico medievale, sul conclave e sulle relazioni tra cristianesimo e politica nel Novecento. È stimato soprattutto per gli studi sul Concilio Vaticano II.

 

Carlo Ratti

Ingegnere e architetto, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha fondato il Senseable City Lab, e dirige lo studio internazionale di progettazione Carlo Ratti Associati, la cui sede italiana è a Torino. Incluso nella rivista Wired tra le «50 persone che cambieranno il mondo», scrive su Architectural Review, Il Sole 24 Ore, Scientific American e il New York Times. Suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia, al MoMA di New York e al Science Museum di Londra. È autore di oltre 500 pubblicazioni. Per Einaudi ha pubblicato, con Matthew Claudel, Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014), e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano (2017).

 

Roberto Guillermo Kolter

Professore di microbiologia, emerito alla Harvard Medical School, autore ed ex presidente dell’American Society for Microbiology, Kolter è professore alla Harvard Medical School dal 1983 ed è stato co-direttore della Microbial Sciences Initiative di Harvard dal 2003 al 2018. È membro dell’American Association for the Advancement of Science e dell’American Academy of Microbiology.

 

Elena Cattaneo

Neurobiologa, dopo la laurea in Farmacia ha intrapreso l’attività di ricerca sulle cellule staminali e le malattie neurodegenerative. Dopo aver lavorato per alcuni anni al MIT, tornata in Italia ha avviato il suo primo laboratorio all’interno del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università degli Studi di Milano, dove dal 2003 è docente. Direttrice del Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali, UniStem, dal 2009 è coordinatrice del progetto europeo NeuroStemcell. È stata rappresentante nazionale presso l’Unione europea per la ricerca genomica e biotecnologica e negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il premio Le Scienze per la Medicina e la Medaglia dal Presidente della Repubblica Italiana C.A. Ciampi per gli studi sulla corea di Huntington e sulle cellule staminali; nel 2006 le è stata conferita la carica di cavaliere ufficiale della Repubblica Italiana. Il 30 agosto 2013 è stata nominata senatore a vita. Tra le sue pubblicazioni: Ogni giorno. Tra scienza e politica (2016); Armati di scienza (2021). Nel 2022 la neurobiologa è stata insignita del Premio Hemingway 2022 per l’Avventura del pensiero. Nel 2023 è stata nominata socia nazionale dei Lincei.

 

Alberto Angela

Paleontologo e divulgatore scientifico italiano si è laureato in Scienze naturali con il massimo dei voti per poi seguire diversi corsi di specializzazione nelle più prestigiose università statunitensi (Harvard e Columbia University tra le altre). Ultimati gli studi è passato alla ricerca sul campo partecipando a spedizioni internazionali in Africa e Asia, sulle tracce di resti fossili umani e animali. Stimato come ricercatore, Angela ha trovato la notorietà in qualità di divulgatore scientifico; a partire dagli anni Novanta, infatti, ha scritto, spesso insieme con il padre, e condotto diversi programmi televisivi documentaristici quali Passaggio a Nord Ovest ,  Ulisse – Il piacere della scoperta e Meraviglie – La Penisola dei tesori (dal 2018). Numerose le sue pubblicazioni tra i più recenti Gli occhi della Gioconda (2016); Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità (2018); Meraviglie (2019); L’ultimo giorno di Roma (2020); nel 2021, L’inferno su Roma La trilogia di Nerone.

 

Francesco Profumo

Professore al Politecnico di Torino, Presidente Dell’Associazione Bancaria Italiana ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio S.p.A.) e Presidente della Compagnia di San Paolo. in precedenza è stato rettore del Politecnico di Torino (2005-2011), presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)(2011-2012), ministro dell’istruzione della Repubblica italiana (2011-2013), presidente del gruppo energetico IREN (2013-2016), presidente del gruppo telefonico italiano Inwit (Telecom Italia) (2015-2018).

Attualmente il Professor Profumo è Presidente della European Business School ESCP-Campus di Torino, presidente della Fondazione Bruno Kessler, presidente del Collegio degli ingegneri italiani, membro del Consiglio di amministrazione di diverse grandi aziende industriali italiane.

 

 

 

 

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