La quarantena rischia di acuire ulteriormente i pericoli per tutte quelle donne che si trovano a subire quotidianamente violenze dai compagni.
Donne che si trovano “prigioniere” nelle proprie case, senza via di fuga, in costante vicinanza con i loro aguzzini.
Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato il via alla nuova campagna social “Libera puoi”, a sostegno delle donne vittime di violenza per le quali “la casa non è il luogo della sicurezza”.
Anche il Comune di Asti, attraverso l’Assessore alle Pari Opportunità Elisa Pietragalla e alla Commissione Pari Opportunità, sostiene la campagna e lo fa attraverso un video che promuove il supporto a tutte le donne vittime di violenza domestica invitandole a contattare il numero 1522 attivo h24 o a scaricare l’app “1522” disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e supporto in tutta sicurezza.
Il Sindaco Rasero e l’Assessore Pietragalla ricordano come in questo delicato momento sia importante dare le giuste informazioni e supportare tutti i cittadini, soprattutto le fasce più fragili e affermano: «Le vittime di violenza non devono sentirsi sole, nemmeno in questo momento così difficile per tutti; le case rifugio e i centri antiviolenza sono aperti per sostenere chi è in difficoltà, e per continuare a dare speranza a chi si rivolge a loro».
A dar maggiore forza al video messaggio diffuso dall’Assessore Pietragalla anche la Presidente della Commissione Comunale Pari Opportunità della Città di Asti, Nadia Miletto afferma: «È importante condividere e diffondere con ogni sforzo il messaggio che anche durante l’emergenza da coronavirus è possibile sottrarsi alla violenza e chiedere aiuto rivolgendosi al numero 1522».
Come sostengono i testimonial della campagna Libera puoi: “La porta per uscire dalla violenza si può sempre aprire”.
Il video promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Asti è visibile sulla pagina facebook della Commissione Pari Opportunità e sul sito del Comune di Asti.
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