La recente approvazione della legge sui teatri, fortemente appoggiata dal Ministro della Cultura Sangiuliano, segna un momento storico per la tutela del patrimonio culturale italiano. Più di 400 teatri saranno riconosciuti come monumenti nazionali, incluso il prestigioso Teatro Alfieri, un percorso reso possibile anche grazie al sostegno dei deputati astigiani Marcello Coppo di Fratelli d’Italia e Andrea Giaccone della Lega.
Il Deputato di Fratelli d’Italia, Marcello Coppo, sottolinea che la legge stabilisce criteri chiari per il riconoscimento dei teatri come monumenti nazionali. “Tra i requisiti, prevediamo che siano dichiarati monumenti nazionali quei teatri la cui edificazione risalga ad almeno cento anni, la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico, o che l’immobile sia stato dichiarato di interesse culturale. Il nostro Teatro Alfieri rientra a pieno titolo in questi criteri”, spiegano Coppo e Giaccone.
Il Circuito delle Meraviglie, sarà composto da teatri che vantano una storia di almeno 100 anni, risalenti al 1500.
I deputati astigiani esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto: “Questa importante approvazione rappresenta un grande passo in avanti nella difesa e valorizzazione della nostra cultura. È un risultato straordinario, un riconoscimento di cui andiamo fieri ed orgogliosi”.
La legge sui teatri non solo preserva il patrimonio storico-artistico del paese ma rafforza anche il ruolo cruciale che la cultura gioca nella costruzione dell’identità nazionale e nel mantenimento del tessuto sociale.
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero desidera ringraziare gli onorevoli astigiani Marcello Coppo e Andrea Giaccone per aver contribuito a questo percorso di tutela e conservazione del patrimonio storico-artistico italiano e sottolinea l’importanza della collaborazione fra istituzioni che, come in questo caso, ha portato a un significativo traguardo per la nostra città.
“Avere referenti del territorio in Parlamento sempre attenti alle esigenze locali è infatti estremamente utile per sottoporre loro tutte le istanze e le necessità della cittadinanza – dice Rasero -. Nella fattispecie, nel testo della proposta iniziale il nostro teatro non era stato inserito e, grazie alla richiesta dei nostri onorevoli, siamo riusciti a rimediare portando a casa un importante risultato”.