Riceviamo e pubblichiamo
Con l’inflazione che supera ormai il 10%, la situazione economica dei lavoratori è sempre più difficoltosa, i salari sono sempre fermi al palo, le spese per le famiglie sono sempre più alte. Il caro bollette di luce e gas oltre al costo dei carburanti e carrello della spesa, senza scordare l’aumento dei tassi d’interesse per i mutui, definisce un quadro che vede peggiorare una situazione già molto difficoltosa da diversi anni per lavoratrici e lavoratori.
La classe politica non comprende la grave situazione che sta peggiorando vertiginosamente, infatti già lo scorso anno, esattamente il 16 dicembre, la CGIL e UIL hanno proclamato uno sciopero per la mancanza di interventi di aiuto economico a favore dei redditi più bassi e contro la manovra iniqua del governo Draghi.
Dobbiamo constatare che la situazione non è cambiata, anzi, con l’aumento ulteriore dei costi non si vedono interventi di aiuto per migliorare il potere di acquisto delle lavoratrici e lavoratori. Invece di prendere i soldi dove stanno, come l’aumento della tassazione anche al 100% degli extraprofitti delle compagnie di produzione energetiche o mettendo in atto politiche contro l’evasione fiscale, si fanno condoni, si riducono le entrate fiscali grazie all’innalzamento della soglia di reddito per la FlaxTax fino a 85.000, questa è una grave mancanza di rispetto nei confronti di chi le tasse le paga da sempre e tutte.
La FIOM-CGIL di Asti, a tale scopo ritiene che a livello territoriale sia necessario intervenire in maniera decisa, in aggiunta alle misure che saranno decise a livello nazionale dalla CGIL.
Il Decreto Aiuti quater ha previsto di innalzare il tetto per Fringe Benefits per l’anno 2022 a 3000 euro. Pur non condividendo in termini generali, tale tipo di strumento come elemento di erogazione di denaro, in quanto, su tali cifre, non vengono versati contributi e imposte, ma considerata la situazione di emergenza, crediamo sia possibile utilizzare questo strumento non in sostituzione di elementi retributivi già in essere, ma ad integrazione.
Il fatto però è che questa misura non crea una esigibilità di erogazione, ma la “possibilità” che le aziende lo facciano, chiederemo con forza comunque alle imprese che seguiamo di erogare un riconoscimento alle lavoratrici e lavoratori con cifre che vadano a tutelare il potere di acquisto.
Comprendiamo che anche le imprese hanno avuto dei costi maggiori per via degli aumenti prima citati e comprendiamo che vanno tutelate per tutelare il lavoro, ma nelle aziende lavorano i lavoratori e sono loro con il lavoro che creano ricchezza!
Questo è già successo con il Covid, infatti grazie al sacrificio dei lavoratori che hanno continuato a lavorare con grave rischio per la salute, ciò ha permesso alle imprese di continuare l’attività lavorativa. La situazione attuale ha portato da diversi mesi molte aziende ad aprire la cassa integrazione anche per ridurre i costi per il personale, abbassando ulteriormente, però, il reddito dei lavoratori.
Allora vogliamo che venga riconosciuto un aiuto alle lavoratrici e lavoratori, chi ha la cassa integrazione aperta vorremmo che fosse riconosciuto il trattamento di cassa all’80% togliendo i massimali oltre al riconoscimento della maturazione dei ratei, inoltre come detto pocanzi chiederemo alle aziende di riconoscere attraverso il Fringe Benefits un sostegno economico ai lavoratori.
Chiederemo a FIM e UILM di fare delle richieste unitarie in tutte le aziende in cui siamo presenti, sarebbe auspicabile anche una richiesta alle associazioni datoriali per tale scopo, ribadiamo però che la FIOM-CGIL non starà ferma a guardare chi rappresentiamo, sempre più in difficoltà.
Il Segretario Generale della FIOM-CGIL di Asti Vito Carelli