Laurea Infermieristica: Asti tiene il passo e conferma il tetto programmato

Per il Corso OSS sono 19 i diplomati di quest’anno, tutti già al lavoro

 

ASTI – Il corso di laurea di Infermieristica ospitato al polo Rita Levi Montalcini sostanzialmente tiene il passo e conferma il trend di iscritti degli anni accademici precedenti. Sono 74 studenti le matricole di prima scelta su 76 posti disponibili per questa sede. Per prima scelta si intende che delle tre opzioni previste al momento dell’iscrizione, Asti risulta la sede scelta per prima. C’è quindi da tenere conto della possibilità di seconde scelte indicate dagli studenti per questo polo che potrebbero perfezionare l’iscrizione ad Astiss in una fase successiva accrescendo le matricole – precisano dalla segreteria del corso di piazza De André.

Il dato di Asti è confortante se si tiene conto della situazione piemontese dove complessivamente, tolte le sedi di Torino, si registra un calo generalizzato, a volte più marcato, di nuove matricole. Nel dettaglio, per Infermieristica sede di Cuneo le domande sono 92 su 122 posti disponibili; per Orbassano le domande sono 112 su 132 posti; Ivrea 65 domande per 75 posti. In crescita, appunto, le sedi torinesi: Città della salute e della scienza 244 domande per 231 posti; Asl Città di Torino 108 domande per 75 posti; Infermieristica pediatrica TO 83 domande per 32 posti.

Alla sede di Asti sono iscritti a questo corso complessivamente 255 studenti, di cui 75 studenti immatricolati lo scorso anno, i restanti al secondo, al terzo, più i fuori corso.

“Il corso astigiano mantiene comunque punti di forza rispetto ad altre sedi almeno per due motivi – sottolinea il presidente del Cda, Mario Sacco -. Negli anni della pandemia e in quelli successivi il consorzio formato dagli enti di gestione ha finanziato e realizzato due aule tecnologiche. La prima denominata “sala televisiva” è ancora oggi un ausilio di studio fondamentale per le lezioni registrate e trasmesse a distanza agli studenti iscritti che da casa hanno potuto proseguire l’anno accademico usufruendo anche di test e simulazioni utili per il loro percorso di studio. La seconda aula – continua – è un laboratorio tecnologico fornito di manichini hi-tech di ultima generazione che vengono utilizzati per le lezioni interattive in quanto simulano l’attività di un infermiere impegnato nelle operazioni quotidiane in corsia durante tutte le fasi di assistenza e cura del paziente. Due aspetti – conclude Sacco– che rendono il corso innovativo per la preparazione globale del professionista sanitario”.

Corso OSS. 19 i diplomati di quest’anno, tutti sono già al lavoro

Sono stati consegnati al termine dei lavori della commissione giudicatrice gli attestati di abilitazione alla professione di operatore socio sanitario (OSS), corso finanziato dalla Regione Piemonte e svolto presso il polo accreditato universitario.

Le lezioni, parte in aula parte presso corsie ospedaliere e case di cura, si sono concluse ad un anno di distanza dal via del corso. Diciannove hanno ottenuto il diploma, alla consegna dell’attestato tutti sono già al lavoro presso varie case di cura e assistenza sanitaria.

“Il corso ospitato presso la sede universitaria – dice il presidente Astiss, Mario Sacco – è un punto di riferimento a livello territoriale in quanto gode dell’affiancamento di docenti e infermieri laureati nella nostra sede. Il fatto che tutti gli Oss lavorino è un’ulteriore conferma della necessità di questa figura nel sistema sanitario”.

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