I dettagli sono stati spiegati questa mattina in una conferenza stampa indetta in Questura, alla presenza del dirigente Francesco Gigante, del vicario Vittoria Rissone e dell’ispettore Preziosa Clausino.
Gli investigatori erano sulle tracce dell’uomo che, per spostarsi e trasportare la refurtiva, utilizzava un furgone VW modello Crafter di colore bianco, intestato alla moglie.
E proprio ieri, poco dopo le 3 di notte, il 54enne si è diretto verso Asti, sostando brevemente in piazza Catena e in altri luoghi della città. Durante le soste l’uomo, con fare circospetto, scendeva dal mezzo per effettuare dei giri di perlustrazione.
Poco prima delle 5 il Crafter si è fermato in corso Casale, nelle immediate vicinanze di una Farmacia e di un bar. Ed è proprio in quel momento che gli operatori di Polizia hanno visto chiaramente l’uomo aprire il portellone, posto sul lato destro del mezzo e subito dopo caricarvi repentinamente, in due momenti, del materiale pesante e di un certo ingombro (lastroni in pietra che fungono da ancoraggio da ombrelloni del dehor), salendo subito dopo sullo stesso e avviandosi in direzione Casale Monferrato, inizialmente mantenendo i fari spenti per poi accenderli dopo aver percorso qualche centinaio di metri.
Gli investigatori hanno intimato l’alt all’uomo, che in un primo momento si è fermato in una piazzola di sosta lungo la direttrice per Portacomaro stazione: qui, appena visti gli operatori di polizia, ha ingranato la retromarcia tentando la fuga, ma nell’immediatezza una seconda pattuglia ne ha bloccato la marcia indietro. Un poliziotto ha cercato di aprire la portiera lato guida del furgone cercando di far desistere l’uomo, il quale imperterrito, ha accelerato, trascinandolo per qualche metro, riuscendo a riprendere la fuga. Ma durante l’inseguimento il furgone ha imboccato una traversa sterrata, senza sbocco, terminando quindi la corsa a Valgera.
Bloccato sul posto, nella successiva perquisizione domiciliare sono stati trovati a casa dell’uomo ombrelloni da dehor, strumenti atti ad aprire o a forzare le serrature, molteplici panche di legno e sedie in plastica da esterni, tutto materiale provento di furto, anche ai danni di 5 bar e ristoranti del centro città (tra cui Gina la piadina, il Francese e il Pompa Magna), furti avvenuti nelle scorse settimane.
Nel corso della perquisizione domiciliare sono anche state trovate 7 piante di marijuana, che venivano debitamente analizzate dal locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, con esito positivo al Narcotest.
L’uomo è stato pertanto arrestato per la flagranza di furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché indagato per possesso di strumenti atti ad aprire o a forzare le serrature, e per produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, e così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, è stato portato presso la Casa di Reclusione di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
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