PORTACOMARO STAZIONE – La vendemmia 2022 si avvia verso la sua fase conclusiva, ed è il momento delle prime analisi per Castello Del Poggio, di proprietà del Gruppo Zonin1821.
La stagione 2022 nell’Astigiano, come per parecchie zone del Piemonte, ha fatto registrare temperature da record e siccità estrema che hanno messo a dura prova le viti. I grappoli sono cresciuti comunque numerosi anche se più asciutti, così da far registrare un decremento produttivo intorno al 10% – 20%. Lo stato sanitario delle uve è perfetto con maturazioni molto anticipate anche di 15/18 giorni rispetto alla media. La raccolta del Moscato è incominciata il 16 di agosto ed è appena ultimata: dalle prime analisi risultano dei quadri aromatici sorprendenti. Le uve Dolcetto sono arrivate a maturazione nei primi giorni di settembre. Si trovano attualmente nella loro fase finale le attività che riguardano la Barbera. La previsione vede vini rossi molto morbidi e dai colori molto intensi.
Il Gruppo Zonin1821, grazie alle sue Tenute situate nelle regioni italiane a maggior vocazione vitivinicola, è un osservatorio privilegiato in occasione della vendemmia per una valutazione enoica dal nord al sud dell’Italia: ha una visione ampia relativa all’andamento di tutte le fasi e custodisce informazioni particolarmente interessanti relative agli sviluppi del settore.
“Quest’anno il cambiamento climatico in atto ha influito in modo evidente sull’andamento del ciclo della vite in tutto il Paese. Un anno decisamente particolare: la mancanza di precipitazioni e di temperature basse da nord a sud nei primi mesi ha causato un rallentamento del ciclo vegetativo nelle prime fasi fenologiche. Ad inizio maggio le temperature hanno cominciato ad alzarsi anche di 5 gradi sopra la media stagionale ed il ciclo vegetativo si è velocizzato rispetto agli anni passati. Questo fenomeno ha generato un anticipo rispetto a tutte le fasi fenologiche che ha portato la vendemmia ad essere anticipata di una / due settimane indicativamente in tutto il Paese”, dichiara Giacomo Manzoni, Chief Agronomist del Gruppo Zonin1821.
“La siccità è una criticità che sempre più dobbiamo considerare: un vero e proprio trend negativo che si è manifestato negli ultimi 5 anni e che non possiamo prevedere – continua Manzoni -. Quest’anno le piogge che si sono verificate tra la seconda e la quarta settimana di agosto hanno permesso alle piante di riprendersi per la fase più importante della stagione ovvero quella della maturazione”.
“Ci aspettiamo ottimi risultati soprattutto per le varietà a raccolta tardiva tra le quali la Barbera di Castello del Poggio, il Refosco di Ca’ Bolani, il Sangiovese di Castello di Albola, il Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon di Ca’ Bolani, Castello Di Albola e Rocca di Montemassi, il Petit Verdot di Rocca di Montemassi, il Negramaro e l’Aglianico di Masseria Altemura e il Nero D’Avola di Principi Di Butera”, conclude Manzoni.
Info su zonin1821.com