Riceviamo e pubblichiamo il messaggio inviato da Luigi Florio, presidente dell’Associazione Italia Israele, a Dario Disegni, presidente Comunità Ebraica di Torino, dopo che l’Università di Torino ha scelto di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele.
“Desidero esprimere alla Comunità Ebraica torinese, a nome dell’Associazione Italia Israele che ho l’onore di presiedere e mio personale, affettuosa e incondizionata solidarietà a fronte del clima di discriminazione che ancora una volta anche qui in Piemonte sta montando intorno agli ebrei e alle loro istituzioni.
Quanto è successo due giorni fa al Senato Accademico dell’Università di Torino ne è purtroppo una triste conferma.
Con il grave gesto compiuto, l’Ateneo del nostro capoluogo ci ricorda suo malgrado che cosa fosse il Piemonte prima dello Statuto Albertino, quando era lecito discriminare impunemente gli ebrei a dispetto del comune buon senso.
Mi è caro ricordare in questo difficile momento l’esempio luminoso di Luigi Einaudi, di cui ricorrerà domenica il 150° anniversario della nascita, che nel 1925, in pieno regime fascista, a fronte di pericoli ben più gravi di quelli a cui è stato esposto per qualche minuto il Senato Accademico ad opera di un gruppetto di sostenitori di Hamas, ebbe il coraggio di sottoscrivere il manifesto degli intellettuali antifascisti. Anche per quel coraggio, alla caduta del regime fascista, Einaudi fu chiamato alla guida dell’Università di Torino.
Confido – con Lei – che quell’esempio saprà ispirare il riscatto dell’Ateneo torinese e di tutti gli spiriti liberi”.
Luigi Florio