La protesta degli agricoltori arriva ad Asti: “Non vogliamo deroghe ma cambiamenti”

Il presidio è in programma dal 18 al 20 febbraio

ASTI – La nostra città si prepara ad accogliere le manifestazioni degli agricoltori autonomi di Asti e Alessandria, in programma da domenica a martedì. L’intento è di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni su alcuni aspetti economici della filiera produttore-consumatore, che stanno diventando insostenibili.

“In Italia c’è un’emorragia continua di aziende agricole, nell’ultimo anno hanno chiuso i battenti soltanto in Piemonte 4.968 aziende agricole (-10,8%). Siamo scesi in piazza con i nostri trattori, che sono i nostri mezzi di lavoro, per dire basta a questa lenta morte del comparto agricolo. Basta a politiche agricole scellerate: devono incentivare e sostenere l’agricoltura invece di penalizzarla concentrando in poche mani enormi risorse economiche a scapito dell’Agricoltura più piccola e diffusa. Basta con l’importazione indiscriminata di generi alimentari che non rispettano le nostre regole sanitarie e di coltivazione facendo concorrenza sleale alle nostre produzioni. Basta con lo strapotere di chi ci impone prezzi al di sotto dei costi di produzione affamandoci. Basta con chi non è più in grado di rappresentarci e mantiene il controllo sulle nostre aziende attraverso pratiche burocratiche infinite onerose e inutili”, dicono gli agricoltori.

E aggiungono: “Hanno provato a farci passare come i distruttori della terra, hanno provato a zittirci con le deroghe e hanno provato a dividerci e infangarci con la storia dei pesticidi. Ma non ci fermiamo. Non sono deroghe o molecole chimiche che ci interessano!

Il vero contadino ama la sua terra e la tutela, va sostenuto e incentivato a produrre prodotti tipici locali difendendo la biodiversità dei suoi terreni. Bisogna ridurre al minimo lo spreco alimentare e il consumo intensivo delle risorse minimizzando gli spostamenti delle derrate alimentari”.

Le richieste

STABILITA’ DEI PREZZI DI VENDITA E ACQUISTO. No agli abusi di posizione dominante che non garantiscano la tutela di un prezzo DIGNITOSO all’agricoltore, quindi un reddito giusto e paragonabile ad altri settori produttivi. Aiuti fiscali per contrastare l’inflazione e il caro vita

REVISIONE DELLA PAC. No alle politiche eccessivamente restrittive (revisione del ‘Green deal’ europeo) a discapito della produzione agricola e della produzione di cibo per i consumatori. Siamo il primo e a volte l’unico baluardo per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio

TRACCIABILITA’ DELLE PRODUZIONI PER LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI. Più controlli sull’importazione di prodotti agricoli da Paesi in cui non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari

SEMPLIFICAZIONE. Il 40% del lavoro degli agricoltori è volto agli adempimenti burocratici, a scapito della vera produzione per le proprie attività

ABOLIZIONE IMMEDIATA DEI VINCOLI E DEGLI INCENTIVI PER NON COLTIVARE. Eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni; revisione dei vincoli di rotazione (più flessibilità e adeguamento alle condizioni climatiche); eliminazione di ogni forma di contributo per disincentivare la coltivazione

CONTENIMENTO FAUNA SELVATICA. Lo Stato deve rispondere puntualmente e in tempi rapidi ai danni diretti e indiretti della fauna selvatica. Soprattutto deve evitare catastrofi come la peste suina i cui danni ricadono soprattutto sugli allevatori e sul mondo rurale

DISINCENTIVARE IL CONSUMO DI TERRENI per strutture non agricole (fotovoltaico e agrivoltaico)

CONTRATTI DI FILIERA impegnare i fondi previsti per l’Italia esclusivamente per i piani di sviluppo alle aziende agroindustriali che con contratti di filiera si impegnano solo per le produzioni agricole italiane; più potere nella determinazione della maggiorazione di prezzo per aderire alla filiera.

“Ribadiamo inoltre che la nostra è una protesta apolitica, nel pieno rispetto della legalità, non contro qualcuno, ma per tutti: per salvare le nostre aziende, per il futuro delle nostre famiglie e per garantire cibo sano e italiano sulle tavole”, concludono.

Programma:

DOMENICA 18 FEBBRAIO

presidio in piazza d’Armi (piazza Cosma Manera) dal mattino fino a sera. Sono previsti 200 trattori parcheggiati

LUNEDÌ 19 FEBBRAIO

presidio in piazza d’Armi (piazza Cosma Manera) dal mattino fino a sera. Dalle 15, corteo con trattori seguendo il percorso: via Delle Corse, viale al Pilone, corso Alessandria, via Maggiora, rotonda via Caboto e ritorno in piazza d’Armi.

MARTEDÌ 20 FEBBRAIO

presidio in piazza d’Armi (piazza Cosma Manera) dal mattino fino a sera. dalle 14,30 i manifestanti, a piedi, si recheranno in piazza Alfieri per un comizio sotto la Prefettura. Nel pomeriggio è previsto l’incontro con il Prefetto a cui saranno consegnate le richieste degli Agricoltori Autonomi.

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