ASTI – Si è tenuta ieri la conferenza di presentazione del programma della prima edizione del “Festival del Medioevo astese”, la nuova iniziativa organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti. Il Festival ha l’obiettivo di raccontare l’importanza di Asti nel Medioevo, quando era il cuore pulsante dell’economia e della finanza nello scenario europeo.
Il Festival aprirà giovedì 19 settembre, con il convegno internazionale “Fiere, città e mercanti (1350-1600)”; sarà aperto a tutti e si svolgerà a Palazzo Mazzola, Archivio Storico, dalle ore 15 alle ore 18.
Seguirà l’inaugurazione della mostra “Fiere, città e mercanti (1350-1600)”, sempre all’Archivio Storico. Entrambe le iniziative sono legate al Progetto internazionale CoMOR del Ciham di Lione e della Università di Erfurt, a loro volta in stretto rapporto con l’attività del Centro Studi “Renato Bordone” di Asti, grazie al sostegno e all’impegno del Professore Ezio Claudio Pia, astigiano e membro del gruppo di lavoro del “Festival del Medioevo astese”.
Una giornata, dunque, per scoprire percorsi e modalità del commercio europeo tra Medioevo ed Età moderna. Quali erano i rapporti tra mercati e finanza? Qual era il ruolo di Asti e perché oggi un team di studiosi ha messo Asti al centro di un progetto internazionale sulle dinamiche dei mercati e sul ruolo degli uomini d’affari astigiani?
Il programma in dettaglio degli interventi
Saluti delle autorità
Saluti introduttivi
Jean-Louis Gaulin (Université Lyon 2)
“Fiere, città e mercanti: un capitolo della storia europea”
Pauline Gomes (Université Lyon 2 – Università di Torino)
“I fondi familiari dei Ricci e dei Montafia: una fonte privilegiata per studiare le mobilità dei mercanti astigiani ad Avignone”
Adele Geja (Università di Torino)
“Vendere, affittare, prestare denaro in città: gli spazi urbani delle azioni economiche ad Asti tra XII e XIV secolo”
Ezio Claudio Pia (CRISM, Torino – CIHAM, Lyon) “Mercati regionali e fiere internazionali”
Heinrich Lang (Universität Leipzig – Universität Erfurt)
“Le fiere di Lione come fiere di cambio. La prospettiva dei mercanti banchieri fiorentini nella prima metà del Cinquecento”
Con il coordinamento e i saluti dell’Assessore alla cultura della città di Asti Paride Candelaresi, di Barbara Molina (Archivio Storico del Comune di Asti), e di Marta Gravela (Università di Torino).