Dramma giocoso in due atti, libretto di Lorenzo Da Ponte, musica di Wolfgang Amadeus Mozart.
Maestro Concertatore e Direttore Stefano Giaroli, Regia Renato Bonajuto, Scene Danilo Coppola, Costumi Artemio Cabassi.
Don Giovanni Giuseppe Altomare, Donna Anna Iolanda Massimo, Don Ottavio Enrico Iviglia, Donna Elvira Renata Campanella, Leporello Filippo Polinelli, Commendatore Massimiliano Catellani, Zerlina Scilla Cristiano, Masetto Emil Abdullaiev.
Orchestra Sinfonica Delle Terre Verdiane, Coro Dell’opera Di Parma, Maestro Del Coro Emiliano Esposito.
Organizzazione Fantasia In RE, Coordinamento Musicale Carlotta Arata, Capo Squadra Tecnica Gabriele Sassi, Maestro alle luci Marco Ogliosi, Segretaria di produzione Elena Cattani, Scene e Costumi realizzati da Artescenica Reggio Emilia.
Dopo il trionfo ottenuto a Praga dalle Nozze di Figaro, il Teatro Nazionale commissionò a Mozart una nuova opera. Il lavoro, su libretto di Lorenzo Da Ponte, andò in scena il 29 ottobre 1787 con il titolo Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni. Fu un successo strepitoso, che contagiò il mondo. Goethe giudicò l’opera un capolavoro inarrivabile; Kierkegaard, l’emblema stesso della musica. Chi è Don Giovanni? È la quintessenza dell’eros, il prototipo del seduttore seriale, impenitente fino all’ultimo, quando, sfidando l’Assoluto, sprofonda fra le fiamme dell’Inferno. Don Giovanni non è stato quasi mai rappresentato ad Asti. Per questo, il Comune, nel riportare l’opera al Teatro Alfieri, parte da questo “grande assente”, e lo fa con un nuovo allestimento e con un cast annovera artisti di levatura internazionale.