La Fondazione Giovanni Goria compie oggi vent’anni

Il Segretario Generale Carlo Cerrato: “Vi racconto le sfide che ci attendono”

ASTI – Oggi, 10 maggio, la Fondazione Giovanni Goria compie 20 anni. Un lungo cammino per un ente culturale senza fini di lucro, dedicato alla memoria del politico Giovanni Goria (Asti, 30 luglio 1943 – Asti, 21 maggio 1994) per valorizzarne il ricordo, il messaggio e l’eredità ideale.

Venti anni di lavoro intenso sulla memoria, intesa come strumento per costruire un futuro migliore. Come ha detto recentemente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che giovedì 23 maggio sarà ad Asti per ricordare Giovanni Goria, a trent’anni dalla prematura scomparsa e, implicitamente, a solennizzare anche i venti anni dell’istituzione culturale che porta il suo nome.

L’atto costitutivo della Fondazione, oggi presieduta da Marco Goria, fu firmato in via Bonzanigo nella sede di Bonzanigo Eventi, presenti i Presidenti della Fondazioni bancarie di Asti Alessandria e Cuneo, famigliari e amici riuniti nell’Associazione per la costituzione della Fondazione Goria, nata nel 1994 e presieduta dall’avvocato Bruno Vergano.

Primo presidente fu eletto il professor Mario Sarcinelli, già Direttore Generale del Tesoro e tuttora Presidente Onorario. La sede fu poi trasferita nel castello di piazza Roma, quindi in via Carducci dove è rimasta fino a qualche settimana fa, con biblioteca ospitata ad Astiss e l’Archivio all’Archivio di Stato. Vice presidenti sono attualmente il professor Franco Pizzetti e Sandro Massasso. Direttore, fin dal 2004, dopo la scomparsa a pochi mesi dalla istituzione, di Beppe Scialuga, è Carlo Cerrato.

Nuova sede della Fondazione Goria

Ora uffici, Biblioteca (14 mila volumi) e, presto, l’archivio vengono, in queste settimane, riuniti nella nuova ampia sede di piazza San Martino 11 nell’ex convento dei Barnabiti, fino a qualche anno fa occupato da uffici della Provincia e della Regione.

Qui sta nascendo, accanto a uffici e servizi di archivio e biblioteca una sorta di innovativo centro servizi culturali dotato di postazioni lavoro e sale incontro e lettura. Sarà denominato “MEMORIAfutura – Un HUB culturale”: un’idea tutta da costruire e sviluppare secondo il principio della condivisione dei servizi, degli spazi e dello scambio delle idee progettuali.

In questi giorni naturalmente il gruppo di lavoro (giovane e in prevalenza femminile) è concentrato sull’organizzazione, in stretta collaborazione con Prefettura e Comune di Asti, della visita che il Capo dello Stato farà ad Asti per rendere omaggio alla memoria di Giovanni Goria. Il nucleo centrale dell’evento sarà costituito da un convegno di un’ora al Teatro Alfieri. In sede inoltre, tra gli scaffali della biblioteca che sta prendendo forma nella nuova collocazione, verrà allestita una piccola mostra documentaria sul tema della democrazia e della Costituzione in collaborazione con l’Israt. Un tema particolarmente ricorrente. Giovanni Goria infatti, da Capo del Governo, nel 1988 volle celebrare i 40 anni della Costituzione con una distribuzione capillare del testo tra i giovani. Quell’edizione della “carta” portava in copertina l’albero tricolore disegnato da Gianni Aimar, che da vent’anni è parte integrante del logo della Fondazione.

Da sinistra Marco Goria e Carlo Cerrato

Il Segretario Generale Carlo Cerrato ci parla del traguardo raggiunto e delle prossime sfide da affrontare.

Come sarà festeggiato questo ventesimo compleanno?

Lavorando intensamente per prepararci al meglio alla ormai imminente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Asti il 23 maggio. Sono giornate intense che tutto il gruppo di lavoro vive con passione.

Quattro traslochi in 20 anni.

Bei ricordi. Siamo nati in via Bonzanigo dove era sorto uno spazio per mostre chiamato Bonzanigo Eventi di cui ero presidente. A dieci anni dalla scomparsa di Gianni Goria si concludeva così il percorso avviato dalla Associazione per la costituzione della Fondazione Goria presieduta dall’avvocato Bruno Vergano. Poi lo spostamento in piazza Roma con il primo nucleo di Biblioteca e Archivio. Quindi via Carducci con i soli uffici e il trasferimento dell’archivio all’archivio di Stato e la Biblioteca ad Astiss. Ora negli spazi di piazza San Martino possiamo finalmente riunire il tutto e lavorare meglio aprendosi di più alla città.

Memoria e progetti: un binomio importante per la Fondazione.

Lo spirito è quello del coworking: lavorare insieme ad altri soggetti tra memoria e futuro.

È sempre stato il nostro motto. E il nuovo spazio si chiamerà “MEMORIAfutura – Un HUB culturale”. Un luogo di lavoro e di incontro e progettazione culturale.

Come state vivendo l’arrivo del Presidente della Repubblica?

Con entusiasmo. Ci sarà un convegno in cui si ricorderà la figura di Giovanni Goria e una piccola mostra documentaria in sede sui temi della democrazia garantita dalla Costituzione. Per noi è un sogno che si avvera. Dieci anni fa come giudice costituzionale Mattarella (che fu per la prima volta ministro nel Governo Goria) venne a commemorare Gianni in Parlamento. Lascio immaginare l’emozione di riceverlo ad Asti da Capo dello Stato.

Per informazioni visitare il sito https://fondazionegoria.it/

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