Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Fp Cgil Asti.
Kos Care, società del gruppo privato Kos che gestisce, tra le altre, la Residenza Anni Azzurri di Tonengo d’Asti, ha annunciato ormai da mesi un piano di ristrutturazione che prevede sacrifici diffusi per tutti i lavoratori delle strutture italiane e quindi, anche per quelli di Tonengo.
Tale piano, che sarebbe giustificato dalla riduzione del margine di profitto a seguito della crisi epidemiologica da Covid 19, si articola in diversi punti d’intervento che investono sia lavoratori sanitari – psicologi, educatori, animatori, infermieri, oss – sia dei servizi ausiliari.
Una fase della ristrutturazione, in atto questo mese, sancisce l’esternalizzazione dei servizi di pulizia e ristorazione con atto unilaterale e senza le previste tutele economiche e normative dell’ art. 2112 del C.c., anzi producendo danni economici quantificabili in cifre che arrivano fino a 300 euro mensili a seconda dei livelli d’inquadramento applicati.
Tutti i lavoratori di Kos Care hanno stipendi fermi al 2010 per la vicenda del Ccnl Anaste che l’azienda non intende risolvere in nessun modo. Posizioni inaccettabili e dannose, che distruggono ogni tentativo messo in atto responsabilmente dal sindacato per trovare soluzioni ai problemi.
Pertanto i sindacati nazionali unitariamente, dopo il tentativo obbligatorio di conciliazione del 20 aprile che ha dato esito negativo, hanno dichiarato la mobilitazione in tutto il territorio nazionale, con il blocco immediato delle ore straordinarie e supplementari e altre forme di lotta che, per Tonengo, saranno decise nell’assemblea di giovedì 28 aprile.
Fp Cgil Asti