ASTI – Ha preso il via pochi giorni fa, in una serata variegata e ricca di interventi, nell’Aula Magna dell’I.I.S. “V.Alfieri” di Asti il progetto “Legalità: tra cinema, teatro e arti figurative”, che, come spiega la Dirigente Maria Stella Perrone, nasce dall’incontro dell’Istituto con l’Osservatorio per la promozione della cultura della legalità e della prevenzione della criminalità organizzata e di stampo mafioso della provincia di Asti e, in particolare, con il Generale Antonio Borgia.
Obiettivo del progetto, come descrive la prof.ssa Perrone nel suo intervento di apertura della serata, è quello di promuovere un ampio programma di attività formative ed educative volte allo sviluppo della cultura della legalità tra i giovani. Si partirà dagli allievi dell’Istituto stesso, affinché essi possano poi successivamente diffondere le proprie conoscenze e la propria sensibilità al di fuori. La presenza di Dirigenti e rappresentanti delle scuole astigiane testimonia, infatti, l’importanza del lavoro in rete delle realtà scolastiche, per raggiungere in maniera sempre più efficace ed estesa gli obiettivi prefissati.
Il progetto riceve gli apprezzamenti di Maurizio Rasero, sindaco di Asti e Presidente della Provincia, nonché componente dell’Osservatorio, che, nel suo intervento, sottolinea come l’iniziativa dell’I.I.S. “V. Alfieri” dimostri il grande impegno della scuola nello svolgimento di attività che possano sensibilizzare al tema della tutela della legalità tra i giovani e presso la cittadinanza.
La serata continua con l’intervento di tutti i protagonisti del progetto a partire dal prezioso contributo del Generale Antonio Borgia, che terrà per gli studenti e i docenti una serie di lezioni sul fenomeno mafia, per trasmettere loro le sue conoscenze e la sua grande esperienza sul campo. A seguire gli interventi dell’associazione Libera Asti, dei docenti dell’Istituto referenti del progetto e dei formatori esterni.
La prof.ssa Silvia Caronna introduce le azioni che riguardano le arti figurative, mentre la prof.ssa Monica Gatti delinea il percorso formativo teatrale che verrà intrapreso, sottolineandone il carattere esperienziale e laboratoriale. Filo conduttore di tutto il progetto sarà la creatività dei ragazzi che, guidati dagli esperti, produrranno testi, perfomance e opere figurative, partendo da sé stessi e dalla propria sensibilità.
Gli esperti e formatori si alternano quindi a raccontare le specificità del proprio lavoro con i giovani. Molto apprezzati ed applauditi sono gli interventi di Federica Tripodi, attrice, formatrice ed esperta di teatro educativo e sociale, Alice Delorenzi, formatrice e scenografa
(Ass. Craft – Spazio Kor) ed Ileana Spalla, formatrice teatrale e attrice (L’Arcoscenico).
Vengono infine presentati dal prof. Carlo Bavastro sia il cineforum sulla mafia, che accompagnerà l’intero svolgimento del progetto, sia il film scelto per inaugurarlo nel corso della serata stessa. Come recita la denominazione dell’iniziativa, il cinema figura tra le arti scelte per avvicinare gli studenti al tema della legalità, rappresentandone il punto di partenza e l’ossatura principale. Le proiezioni, anticipate da lezioni preparatorie e seguite da dibattiti, implicheranno anche una fase laboratoriale: guidati dal prof. Giuseppe Varlotta, regista e anch’egli docente dell’Istituto, gli studenti realizzeranno dei cortometraggi in cui il tema della legalità sarà declinato sulla base della loro sensibilità e del modo in cui avranno recepito e rielaborato le proiezioni cui assisteranno.
ll film selezionato per l’inaugurazione è “Sicilian ghost story” (Italia, 2017, vincitore del David di Donatello) ispirato al rapimento e allo scioglimento nell’acido del tredicenne Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, su ordine di Matteo Messina Denaro. Fiaba nera, sospesa tra realtà, cruda, ed elementi onirici, la pellicola colpisce il pubblico, anche più giovane, per la drammaticità dei fatti rappresentati.
A confermare la validità della scelta del cineforum per parlare di legalità gli interventi degli studenti presenti: una lezione o una conferenza tradizionali non sarebbero riuscite, da sole, ad arrivare in modo così diretto alla mente e al cuore.
A proiezione avvenuta il Generale Antonio Borgia commenta il film sotto il profilo tecnico, per aver fatto parte del pool antimafia.
Dopo le intense emozioni provate durante la proiezione, la serata si chiude con un momento di convivialità, occasione per scambiarsi idee e sensazioni, arricchita da un rinfresco a cura dei professori referenti del progetto, che hanno scelto per l’occasione i prodotti del commercio equo solidale della “Bottega Altromercato” (Cooperativa della Rava e della Fava). “Altromercato” ha, inoltre, partecipato all’evento con un’esposizione dei prodotti enogastronomici di “Libera Terra”, coltivati proprio su terreni sottratti alle mafie.
Si ringraziano infine le “Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro” per averci omaggiato del loro vino.
La serata inaugurale ha riscosso molti apprezzamenti. Ora non resta che attendere ciò che i ragazzi potranno raccontarci fra qualche mese, grazie a un percorso che utilizzerà i linguaggi dell’arte per studiare, conoscere e parlare di un fenomeno, quale quello della mafia, che tanto ha condizionato, e condiziona ancora oggi, la Storia del nostro Paese.
Articolo a cura del prof. Carlo Bavastro e della prof.ssa Monica Gatti