Un’installazione per ricordare l’eroica figura di Remo Dovano, a 80 anni dagli scioperi del ‘43

Sabato 20 maggio l’inaugurazione al Circolo Way-Assauto

ASTI – Poco più di ottant’anni fa, il 10 marzo 1943, le maestranze delle aziende astigiane Triburzio, Saffa e Ferriere Ercole e il giorno successivo quelle – 2000 tra operaie e operai – della Way-Assauto, scesero in sciopero, dopo vent’anni di assoluto e obbligato silenzio, per protestare contro la guerra fascista e le sempre più insostenibili condizioni di vita della popolazione. Lotte operaie che prepararono la caduta del fascismo e favorirono la nascita del movimento di Resistenza.

Gli scioperi si ripeterono, malgrado gli accresciuti pericoli e rischi dovuti all’occupazione tedesca dei territori virtualmente governati dalla RSI, nel marzo del 1944 ed è proprio in quelle settimane che venne catturato il giovane partigiano garibaldino, operaio della Way-Assauto, Remo Dovano. Malgrado le torture cui fu sottoposto da quattro sgherri fascisti dell’UPI, negò di riconoscere tre suoi compagni con cui fu messo confronto salvando così le loro vite. Fu fucilato il 4 maggio al poligono di tiro di Sessant.

Per ricordarne l’eroica figura, insieme a quelle di tutti coloro che nelle fabbriche astigiane lottarono per sconfiggere il nazifascismo e riconquistare la democrazia, l’Anpi di Asti, il Circolo Way-Assauto “Remo Dovano” e l’Associazione Davide Lajolo, hanno curato la realizzazione dell’installazione “Remo è tornato a casa” collocata davanti al secolare platano che sorge all’interno del circolo di corso Pietro Chiesa. Avvalendosi di una scultura opera dell’artista Andrea Dovano, cugino di Remo, il progetto del memoriale è di Laurana Lajolo e Claudio Cerrato.

L’installazione sarà inaugurata dopo un rinvio dovuto al maltempo, sabato 20 maggio alle 18. In quell’occasione il musicista Daniele del Colle proporrà una sua composizione dedicata a Dovano.

 

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