A Incisa Scapaccino la commemorazione del 222° anniversario della nascita del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino

Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Memoria, la prima onorificenza di tale importanza riconosciuta a un militare dell’Arma

INCISA SCAPACCINO – Nel pomeriggio di ieri, 15 febbraio, a Incisa Scapaccino si è svolta la commemorazione del 222° anniversario della nascita del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Memoria.

Nel corso della cerimonia, dopo la rituale lettura della motivazione della concessione della onorificenza, da parte del Lgt C.S. Freda Comandante della Locale Stazione Carabinieri,  si è proceduto alla deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato al Carabiniere, in Piazza del Municipio, alla presenza del Col. Paolo Lando, Comandante Provinciale Carabinieri di Asti, del Sindaco di Incisa, Matteo Massimelli, del Vice Prefetto Aggiunto Dottoressa Laura Maria Quattrone, del Questore e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza accompagnati da una folta rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’Armi, nonché del Professore Marcello Rota, discendente del decorato e detentore della Medaglia d’Oro.

Il Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, nato a Incisa il 15 febbraio 1802, è una figura cardine per l’Arma dei Carabinieri e la Medaglia d’Oro a lui concessa, per il suo eroico comportamento, è la prima onorificenza di tale importanza riconosciuta a un militare in assoluto. La vicenda si è svolta in Savoia, allora parte dello Stato Sabaudo, dove Giovanni Battista Scapaccino prestava servizio alla Stazione Carabinieri di Les Échelles. Nella notte del 3 febbraio 1834, al rientro presso il suo comando, il militare era stato fermato ad un posto di blocco, organizzato da fuoriusciti mazziniani che avevano occupato il paese nel corso di un tentativo di invasione del Regno di Sardegna. Il Carabiniere, che non aveva accettato di aderire alla rivolta, aveva opposto resistenza ai rivoltosi, giunti in gran numero ad accerchiarlo e, cercando di fuggire, al grido di “Viva il Re”, era caduto sotto i colpi di fucile degli invasori. Il comportamento esemplare di Scapaccino fu messo all’Ordine del Giorno dell’Esercito dal Ministro della guerra e il Re Carlo Alberto volle decorarlo con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:

«Per aver preferito farsi uccidere dai fuorusciti nelle mani dei quali era caduto piuttosto che gridare “viva la Repubblica”, cui volevano costringerlo, gridando invece “viva il Re”. Pont des Echelles (Savoia), 3 febbraio 1834

A sottolineare l’importanza della figura del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, nel 1928, il suo paese natale, fino ad allora denominato Incisa Belbo, divenne, in suo onore, Incisa Scapaccino. Nel 2015 gli è stata intitolata la caserma di Asti sede del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Come di consueto l’illustrazione del fatto storico è stata affidata al Prof. Marco Pavese, Ordinario di Storia all’Università di Genova, a cui si sono aggiunti due studenti della locale scuola secondaria di primo grado che hanno voluto partecipare con un breve intervento.

Il Sindaco, nel suo intervento, sottolineando l’importanza della cerimonia, ha ringraziato tutti i partecipanti e in particolare l’Arma dei Carabinieri di cui faceva parte l’illustre concittadino.

Il colonnello Lando ha chiuso la commemorazione, associandosi ai ringraziamenti già espressi dal Sindaco, e sottolineando l’importanza di perpetuare la memoria di simili eventi, soprattutto per le giovani generazioni, osservando come eroi non lo si è per nascita, ma lo si diventa compiendo azioni fuori dall’ordinario, come ha fatto Gian Battista Scapaccino, e trasferirne il ricordo serve anche a mantenere solide le fondamenta di una società sana.

 

 

 

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