Audizione in consiglio Regionale per una delegazione dei lavoratori della Casa di riposo di Asti accolta dal vicepresidente Fabio Carosso, insieme agli assessori Elena Chiorino e Marco Gabusi, per fare il punto della situazione. Nel corso dell’incontro la Giunta ha confermato l’impegno più totale sul piano occupazionale per i lavoratori il cui contratto si è interrotto il 31 dicembre scorso e che hanno aderito alla proposta di progetto concordata durante gli incontri organizzati da Agenzia Piemonte Lavoro.
“Con gli assessori Chiorino, Marrone e Icardi la Regione ha attivato un confronto con i sindacati sui tavoli convocati ad Asti dal Prefetto per gestire la chiusura della Casa di Riposo città di Asti – ha detto Fabio Carosso –. Il nostro impegno, superata l’emergenza degli ospiti, è rivolto a individuare i percorsi di ricollocazione dei lavoratori. Inoltre, come è già stato anticipato, con il collega Marrone abbiamo scritto a Finpiemonte per verificare che la finanziaria regionale possa intervenire come garante nei confronti della Cassa di risparmio di Asti per pagare gli stipendi dei lavoratori ancora in carico alla struttura”.
“Come assessorato, per ogni crisi aziendale, abbiamo strutturato un modello operativo costituito da Apl, Regione ed Anpal per accompagnare i lavoratori, che aderiscono volontariamente, in un percorso di profilazione personalizzata delle proprie competenze per trovare ricollocazione nel minor tempo possibile – ha commentato l’assessore al lavoro Elena Chiorino -. Anche per i lavoratori astigiani è stata subito attivata questa opportunità e contestualmente si presta la massima attenzione all’evolversi della situazione. Sono in corso i colloqui e, in alcuni casi, si è in attesa dell’esito per quelli già avvenuti. La Giunta regionale c’è e non vuole far mancare il proprio sostegno ai lavoratori, di questo non deve essere alcun dubbio”.
“La situazione dei lavoratori è assolutamente eccezionale e come tale va trattata – conferma l’assessore Marco Gabusi -. Purtroppo i nostri comuni sono quasi tutti di dimensioni medio piccole e non in grado di far fronte a un numero così elevato di assunzioni. La Regione però farà la sua parte per ricollocare tutte le persone che oggi vivono questa momento di difficoltà”.