ASTI – Nella scorsa settimana le Volanti della Polizia di Stato – Questura di Asti hanno intercettato una donna italiana, 33enne astigiana, che alla vista degli operatori si dirigeva rapidamente all’interno di un bar in piazza Leonardo Da Vinci. Gli agenti, insospettiti dalla condotta, hanno riconosciuto visivamente la donna poiché già gravata da precedenti di polizia e hanno atteso che uscisse dal locale per identificarla compiutamente. A questo punto la trentenne declinava delle generalità false tentando di eludere il controllo degli operatori che, invece, la conducevano agli Uffici della Questura per ulteriori accertamenti.
Qui, costatavano effettivamente che la donna era identificabile con la destinataria di un provvedimento di esecuzione di pene dello scorso novembre per alcuni reati risalenti al 2019.
La donna, nello specifico, si era resa responsabile nell’agosto di quell’anno di un furto in abitazione in concorso con altri due uomini, perpetrato ad Asti e che aveva procurato un bottino di oltre 10 mila euro. Grazie alle attività di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Asti, la donna era stata riconosciuta e in seguito al procedimento, condannata con sentenza passata in giudicato per il reato di furto in abitazione aggravato.
La trentenne, in quello stesso anno, si era resa anche responsabile di una rapina aggravata alla Banca Carige di Alassio (SV), in occasione della quale due uomini erano entrati a mano armata e con volto travisato nell’istituto di credito mentre lei li attendeva fuori all’interno della vettura, pronta per la fuga. Anche per questo reato la donna è stata condannata con sentenza passata in giudicato per concorso nel reato di rapina aggravata.
Al termine degli accertamenti la donna è stata accompagnata alla casa di reclusione di Torino.