Imprese familiari: la Regione sostiene il ricambio generazionale con 1,7 milioni di euro

Una misura per dare continuità alle aziende operative sul territorio

La Regione Piemonte ha messo a disposizione 1,7 milioni di euro sotto forma di servizi destinati a chi vuole aprire una nuova impresa, subentrandone alla guida se gestita da un proprio congiunto o di cui si è stati alle dipendenze negli ultimi 5 anni.

Nel caso di una successione familiare, il neo imprenditore deve avere un legame di parentela di primo o secondo grado. Chi cede, quindi, può essere il padre o la madre, il nonno o la nonna oppure uno zio o una zia. Nel caso di una società è sufficiente il legame con uno dei soci, ma nel caso di una S.A.S. l’accesso al contributo è limitato ai soli figli e nipoti del socio accomandatario.

Nel caso il trasferimento non riguardi un familiare, il neo imprenditore deve deve essere interessato ad acquisire un’attività preesistente con adeguate competenze, documentandone la propria professionalità come dipendente in altra impresa dello stesso ambito dell’impresa cedente oppure come imprenditore di un’impresa cessata che ha operato nello stesso settore di attività per almeno 5 anni.

Gli interessati dovranno rivolgersi agli sportelli attivati nell’ambito del programma Mip – Mettersi in proprio, diffusi in tutto il territorio piemontese. Lo sportello per la presentazione delle domande di accesso al finanziamento sarà aperto nel prossimo mese di gennaio 2022 e sarà disponibile fino ad esaurimento delle risorse, comunque non oltre il 31 dicembre 2022.

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