Impianto di Motocross Castagnole Monferrato, nuove iniziative del Comitato Vigilanza per impedirne la realizzazione

Avviata una campagna di crowdfunding per sostenere spese legali dei rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste

CASTAGNOLE MONFERRATO – A Castagnole Monferrato riprendono le iniziative per impedire la costruzione di un impianto di motocross e l’abbattimento di alberi. Su internet, infatti, è stata avviata una raccolta fondi per sostenere spese legali dei rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste.

Dopo la prima archiviazione da parte dello Sportello Unico della Provincia del progetto della Monferrato srl, la stessa società nel luglio scorso è tornata a presentare la pratica, insistendo dunque nell’idea di realizzare l’impianto. Lo stesso che, secondo il Comitato Vigilanza Motocross, sottrarrà ettari di bosco nella valle Randolo, in frazione Valenzani, nel territorio di Castagnole Monferrato.

Spiega il presidente del Comitato Vigilanza Motocross Claudio Vella:Il nostro Comitato spontaneo sono cinque anni che mostra le gravi criticità di questo progetto con un notevole dispendio sia di energie fisiche sia economiche; al nostro fianco ci stanno sostenendo numerose associazioni ambientaliste astigiane, regionali e nazionali. Ora ripartiremo cercando di contrastare questa iniziativa su ogni terreno possibile, ma occorrerà investire danaro per altre spese legali e per le perizie in materia ambientale, acustica, paesaggistica“.

Da qui l’idea di creare una campagna di crowdfunding, rivolgendosi sia a tutti coloro che già negli anni passati con una raccolta di firme, oltre 11 mila, avevano sostenuto le ragioni del Comitato sia a tutti i cittadini che ritengono indispensabile tutelare natura e paesaggio.

Prosegue Vella:Per questa azione di contrasto abbiamo bisogno di avere al nostro fianco specialisti nelle tematiche acustiche, forestali, geologiche, paesaggistiche e urbanistiche in modo che vengano predisposte relazioni tecniche professionali da mettere a disposizione dei nostri legali“.

Secondo il Comitato infatti, l’esame preliminare dei documenti progettuali confermerebbe l’esistenza di vari elementi di “debolezza” e ci sarebbero ottime prospettive di dimostrare agli Enti competenti la gravità dei problemi che l’impianto creerebbe a tutto il territorio.

Questo il link della campagna di raccolta fondi: SI al Bosco, NO alla pista di motocross

 

Conclude Vella: “Bastano anche donazioni di pochi euro, ma insieme si può fare molto, in modo da poter ancora godere in futuro dei paesaggi intatti del mondo del vino Ruché, e dei percorsi naturalistici del Monferrato“.

All’iniziativa hanno già aderito con appelli anche in video, personaggi come il presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli, il coordinatore nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio Alessandro Mortarino, il giornalista curatore e conduttore della trasmissione su RAI 3 “Ambiente Italia” Beppe Rovera e il Segretario nazionale di Pro Natura Alessandro Belletti. In video, anche l’ex sindaco di Refrancore Italo Mussio, tra i promotori del Comitato Vigilanza Motocross.

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