Il Piemonte è arancione

Vietato uscire dal proprio Comune di residenza se non per ragioni di lavoro, emergenza o salute

Da oggi 1° marzo il Piemonte è in zona arancione. È dunque vietato uscire dal proprio Comune di residenza se non per ragioni di lavoro, emergenza o salute Se si abita in Comuni con meno di 5mila abitanti, ci si può spostare nel raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione anche fuori regione, ma non verso un capoluogo di provincia.

Visite a parenti e amici sono consentite all’interno del proprio comune di residenza, dalle 5 alle 22, quando scatta il coprifuoco, e solo in due adulti, più due minori di 14 anni, una volta al giorno.

Visite consentite a parenti e amici nel raggio di 30 chilometri per chi vive in un Comune sotto i 5mila abitanti.

Per scuole elementari e medie le lezioni sono in presenza; continua al 50% la didattica a distanza per le superiori.

Bar e ristoranti sono chiusi: possibili le venditi da asporto, per i bar fino alle 18, per i ristoranti fino alle 22; le consegne a domicilio sono sempre consentite.

Si può raggiungere la propria casa anche in una regione diversa dalla propria. La casa deve essere di proprietà di chi si sposta, o con un contratto d’affitto di lungo periodo, precedente al Dpcm del 14 gennaio.

In Piemonte sono state stabilite anche nuove zone rosse che interessano i Comuni di Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore, Druogno e Re in Val Vigezzo nel VCO. In zona rossa anche Cavour, in provincia di Torino.

Le misure stabilite dalla Regione sulle zone rosse sono in vigore fino al 5 marzo.

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