ASTI – I consiglieri del Partito Democratico Michele Miravalle, Luciano Sutera, Maria Ferlisi e Roberto Vercelli intervengono con una nota stampa sul corso di formazione politica promosso dall’Istituto Stato e Partecipazione (qui l’articolo) che si terrà all’Uni Astiss dal 24 febbraio.
Dicono i consiglieri del PD: “Tra i relatori della prima lezione esclusivamente politici e amministratori legati a Fratelli d’Italia, compreso il deputato astigiano di Fratelli d’Italia, Marcello Coppo e la probabile candidata al consiglio regionale Anna Macchia, sindaca di Villafranca.Basta una rapida ricerca sul web per capire che l’organizzatore del corso è legato a doppio filo con Fratelli d’Italia e ha tra i consiglieri scientifici Caio Mussolini, pronipote del duce”.
Secondo i consiglieri il problema non è che un partito faccia formazione politica ai suoi militanti, ma il luogo dove avverrà il corso: la sede dell’Università astigiana, il polo Astiss in Piazza De Andrè.
“L’università quale spazio aperto e plurale, viene così “occupato” da una iniziativa di partito. Non si ricordano precedenti in nessun ateneo pubblico italiano. Chissà se la decisione è stata discussa dagli organi dei Astiss, dove siedono anche i rappresentanti degli Enti pubblici, compreso il Comune di Asti. Chissà se sono state avvisate le Università di Torino e del Piemonte Orientale che utilizzano Astiss come loro sede distaccata. Chissà se i locali vengono concessi a titolo gratuito o è stato (almeno) pagato un affitto”, si chiedono i consiglieri.
“L’unica certezza – concludono – è che invece di preoccuparsi di come rilanciare Astiss, il presidente Mario Sacco e i suoi consiglieri preferiscono “ingraziarsi” il partito di maggioranza. Asti merita decisamente di meglio”.
Interpellanza dei consiglieri di minoranza
Con un’interpellanza, i consiglieri Mario Malandrone, Roberto Vercelli, Gianfranco Miroglio, Valter Saracco, Paolo Crivelli, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia, Michele Miravalle, Luciano Sutera, Maria Ferlisi, Massimo Cerruti, Roberto Migliasso chiedono:
- Posizione ufficiale del Comune: Qual è la posizione ufficiale del Comune di Asti riguardo all’organizzazione di un corso di formazione politica legato a un partito politico specifico presso la sede dell’UNI-ASTISS?
- Coinvolgimento nel processo decisionale: Il Comune di Asti è stato coinvolto nel processo decisionale che ha portato all’approvazione e alla sponsorizzazione di questo corso di formazione politica? I suoi rappresentanti nel Consiglio di amministrazione Astiss sono stati avvisati dell’iniziativa e che posizione hanno tenuto?
- Criteri per l’assegnazione dello spazio: Quali sono stati i criteri utilizzati per concedere lo spazio dell’UNI-ASTISS per questo corso e quali garanzie sono state fornite per assicurare che l’attività sia in linea con gli obiettivi istituzionali dell’UNIASTISS?
- Consultazione degli altri soci: È stata valutata l’opinione degli altri soci dell’UNIASTISS, come la Fondazione Cassa di Risparmio, la Banca di Asti, la Camera di Commercio e la Provincia di Asti, riguardo a questa decisione?
- Preservazione dell’integrità istituzionale: In che modo il Comune di Asti intende garantire che l’UNI-ASTISS mantenga la sua integrità istituzionale e non venga utilizzato per scopi politici partitici in futuro?
- Coinvolgimento delle istituzioni accademiche: È stata consultata l’opinione delle istituzioni accademiche locali, come l’Università di Torino e del Piemonte Orientale, che utilizzano l’UNI-ASTISS come sede distaccata, riguardo all’organizzazione di questo corso di formazione politica presso la sede dell’UNIASTISS?
- Trattamento degli spazi: Gli spazi dell’UNI-ASTISS sono stati concessi a titolo gratuito per l’organizzazione di questo corso di formazione politica, o è stato pagato un affitto? In caso affermativo, qual è stato l’importo dell’affitto, chi ne è stato il beneficiario e chi ha effettuato il pagamento (persona fisica o giuridica)?
- Rispetto delle regole interne: La decisione di ospitare questo corso di formazione politica è stata discussa e approvata dagli organi decisionali dell’UNI-ASTISS, dove anche i rappresentanti degli enti pubblici coinvolti, come il Comune di Asti e altri? Se sì, quali sono stati i dettagli di questa discussione e approvazione?
- Precedenti esperienze: Si può confermare che un evento di formazione politica di questo genere non ha precedenti nella storia dell’UNI-ASTISS o di qualsiasi altra istituzione accademica pubblica italiana? Quali sono stati i criteri utilizzati per giustificare questa decisione senza precedenti?
- Parità di trattamento: Considerando che in passato è stata rifiutata una richiesta di organizzare un dibattito politico tra candidati Sindaci (promotore era una testata giornalistica nazionale e non un Partito o una associazione parallela) presso l’UNIASTISS con la motivazione che non si ospitavano iniziative politiche, come si giustifica il cambiamento di posizione nell’ospitare un corso di formazione politica? È stata data una spiegazione chiara e coerente riguardo a questo apparente cambiamento di politica?