ASTI – Il mondo di appassionati di Palio era presente lunedì al convegno organizzato nell’Aula magna dell’Istituto V. Alfieri.
A farla da padroni i Drappi, ovvero quelle opere che danno forma, su un pezzo di stoffa, alla genialità di quegli artisti che esprimono la loro creatività e il loro gusto estetico rappresentando sì il Santo protettore di Asti, la città e il suo stemma, la scritta latina – Aste nitet mundo Sancto Custode Secundo – che fa da sfondo alle immagini, ma anche tante idee che prendono vita attraverso forme e colori e che si preparano a essere ammirate mentre passano eleganti sul carroccio, ammirate e applaudite da tutti.
Tanti i presenti al convegno, dal sindaco alle rappresentanze delle autorità cittadine e delle forze dell’ordine, dai Rettori agli assessori, dagli sbandieratori dell’Asta, accompagnati da un roboante rullo di tamburi, a chi custodisce con maestria i tesori del Museo del Palio, fino alla dirigente dell’Artistico, Maria Stella Perrone, ai docenti della scuola e agli studenti, in parte presenti e in parte connessi online al convegno.
Al centro dell’incontro l’iconografia del Palio, la sua storia, le sue corrispondenze con il mondo della storia dell’arte dell’Ottocento e del Novecento, attraverso tante belle immagini commentate dai docenti dell’artistico Salvatore Nascone Pistone e Antonio Bianco.
Tutti insieme, quindi, e ognuno con la propria funzione, hanno vissuto un vero momento di Palio, ma soprattutto di cultura, di sapere e anche di riconoscimento di quanto l’arte sia un’espressione non solo di soggettività, ma anche di condivisione di sani valori, che il liceo artistico B. Alfieri trasmette ai suoi allievi da sempre, ponendoli al centro della progettualità, che da sempre fa emergere se stessi e la propria interiorità estetica.