CANELLI – Sabato 6 maggio, alle 17, nel Salone Riccadonna di Canelli (corso Libertà 25) sarà inaugurata la mostra personale di Enrica Maravalle, intitolata “Il colore dei sogni”.
Presenterà Elena Capra; interventi di Aldo Delaude e Giange Pescarmona.
La mostra sarà aperta a ingresso libero fino al 4 giugno, ogni venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e ogni sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.
L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Canelli e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato (Ente gestore del sito Unesco).
Il suo è stato un lungo percorso artistico con la organizzazione di mostre personali e la partecipazione a mostre collettive in varie città, tra le quali Milano, Torino, Genova, Parma e Bruxelles e, in particolare, alla mostra “Quattro Donne nell’arte” dello scorso anno a Canelli alla chiesa di San Rocco.
Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Lo scorso anno una sua opera è stata installata sulla Via degli Innamorati, la Sternìa, antica strada suggestiva in acciottolato che si inerpica dalla parte bassa della nostra città fino al Castello. La strada è stata denominata “La via degli Innamorati” in ricordo di Raymond Peynet, il celebre autore francese creatore dei “fidanzatini”, che aveva visitato Canelli nel 1983.
Nelle opere di Enrica Maravalle si percepisce una personalità forte, introspettiva, ricca di riferimenti culturali.
La ricerca della forma e del colore è improntata ad un rigore geometrico che si potrebbe avvicinare al cubismo, al simbolismo ed alla metafisica, che sono elementi che le appartengono e le consentono di elaborare un linguaggio proprio.
I sentimenti sono espressi attraverso il dipinto in forme e colori. La fantasia prende il sopravvento, i colori diventano il linguaggio espressivo più forte: tinte pure e di impatto o mischiate in toni e sotto toni.
Il suo è un discorso in continua evoluzione, sempre alla ricerca di vie nuove. Essa percorre strade diverse, dai personaggi fantastici e giocosi, alle opere astratte, ricche di movimento e di musicalità, alle composizioni ieratiche che fissano un tempo indeterminato.
I soggetti, dalla figura umana, al paesaggio, alla natura “viva”, appaiono sulla tela come una sorta di rappresentazione con le parti assegnate ben definite, mai scontate, mai casuali.
Chi osserva deve comprendere l’invisibile oltre al visibile. È una visione del mondo, un processo creativo che porta alla realizzazione di lavori emozionanti al di là del tempo e dello spazio.
Enrica Maravalle è presente, da alcuni anni, nel “CAM – Catalogo dell’Arte Moderna” edito dalla Editoriale Giorgio Mondadori e dedicato agli Artisti italiani dal primo Novecento ad oggi.
Dettagli su http://enricamaravalle.com