L’Asl AT, in linea anche con le indicazioni fornite dalla Regione Piemonte, ha avviato un percorso diretto a monitorare in modo capillare e analitico i tempi di attesa, promuovendo interventi mirati, anche attraverso una progettualità specifica, per consentire la riduzione e il contenimento dei tempi di attesa stessi.
Al fine di garantire la massima trasparenza e dare evidenza degli interventi svolti, l’azienda ha provveduto a creare un’apposita sezione nel proprio sito Internet, intitolata “Tempi di Attesa” e consultabile al seguente link: I tempi e le liste di attesa – Asl At
L’Azienda intende chiarire alcuni aspetti legati alle prenotazioni e ai tempi di attesa di alcune prestazioni. Nel caso della Cataratta, che rientra tra le prestazioni ambulatoriali qualificate come Chirurgia Complessa cosiddetta C.A.C., la prestazione è oggi garantita con una tempistica pari a 15 mesi, in linea con le altre Unità operative di Oculistica regionali. “Va ricordato – aggiungono dall’Asl – che a causa delle chiusure dovute al lock down molte prestazioni chirurgiche (tra cui la Cataratta) erano state sospese o rinviate, ed è solo da inizio 2022 che si è potuto riprendere con l’attività chirurgica elettiva in modo continuativo”.
E ancora: “Rispetto ai ricoveri, va sottolineato che i tempi si allungano a causa della carenza di medici anestesisti”.
“Merita ancora mettere in luce che la Direzione della Struttura, a partire dal 2018, ha inteso ampliare le prestazioni erogate aumentando così l’offerta all’utenza. Per prima in Piemonte, infatti, la SC Oculistica dell’Ospedale Cardinal Massaia si è avvalsa delle tecnologie più innovative (chirurgia 3D), alle quali gradualmente sono stati avviati tutti i chirurghi della Struttura”.
In particolare vengono eseguiti:
- interventi di chirurgia vitreoretinica per gravi patologie quali: distacchi di retina, fori e pucker maculari, emovitrei, retinopatie diabetiche proliferanti etc.
- chirurgia del glaucoma mininvasiva
- traumatologia oculare
- trapianti di cornea perforanti e/o lamellari
“L’attenzione quindi, più che sui tempi di attesa che sono costantemente monitorati, andrebbe rivolta all’ampliamento dell’offerta fatta all’utenza, che non è più costretta a rivolgersi altrove e che anzi, arriva anche da altre province o da fuori regione”, concludono dall’Asl At.