Riceviamo una nota a firma di 11 consiglieri comunali di minoranza in merito al fondo di rappresentanza del sindaco di Asti
Leggiamo, in un comunicato stampa, che il Sindaco comunica di non aver speso, nel corso del 2021, la somma che si era fatto accreditare in bilancio come “fondo a disposizione del Sindaco” da spendere in ricevimenti, manifestazioni ecc. e di aver utilizzato tale somma per sostituire una caldaia. Molto bene!
Riteniamo che i soldi dei contribuenti vadano spesi solo per le effettive necessità della città e tra queste non rientrano certo le spese di rappresentanza del Sindaco.
Ma se il Sindaco è così oculato, perché si era fatto mettere a disposizione ben 40mila euro?
Non sarebbe stato più semplice (e meno elettoralistico) stanziare sui capitoli delle manutenzioni (per esempio) tale cifra, in modo che la caldaia da sostituire non fosse una “gentil concessione” ma un dovere a cui si faceva fronte con i soldi pubblici (come accade in tutte le Amministrazioni)?
A noi pare che nella foga di emanare ogni giorno un nuovo comunicato stampa, il Sindaco abbia perso di vista le regole fondamentali della buona Amministrazione: spendere bene, per cose utili, e non vantarsi per meriti inesistenti.
I consiglieri comunali di minoranza
Angela Quaglia
Giorgio Spata
Luciano Sutera
Mauro Bosia
Maria Ferlisi
Giuseppe Dolce
Massimo Cerruti
Martina Veneto
Michele Anselmo
Davide Giargia
Mario Malandrone
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