ASTI – I finanzieri di Asti, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) – sede di Torino, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente di 199.699,31 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, nei confronti di due persone, di cui una rappresentante legale pro tempore di un’associazione esercente l’attività di promozione dei prodotti Dop e Docg delle Langhe e del Monferrato, territori dichiarati patrimonio mondiale dall’Unesco.
Secondo le indagini delle fiamme gialle astigiane l’associazione avrebbe presentato alla Regione Piemonte, nel 2017 e nel 2018, due distinte richieste di contributo a fondo perduto nell’ambito del FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, riferite a due manifestazioni di promozione e valorizzazione di prodotti D.o.p. e D.o.c.g. tenutesi nelle città di Alba e Asti, duplicandone artificiosamente i costi.
Il meccanismo fraudolento si sarebbe realizzato attraverso una società, riferibile a uno degli indagati, incaricata dall’associazione di realizzare gli eventi. La società avrebbe predisposto la documentazione, ritenuta fittizia, relativa a spese in parte mai sostenute e successivamente posta a corredo delle domande di contributo unionale.
I responsabili sono stati segnalati alla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) – sede di Torino per il reato di truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea. All’esito degli accertamenti, l’Ufficio Giudiziario procedente ha richiesto e ottenuto dal competente Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti il sequestro preventivo per equivalente della somma pari all’ingiusto profitto ottenuto in danno dell’Unione Europea.
L’operazione di servizio è espressione della stretta collaborazione tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti e delle frodi al Bilancio dell’Unione Europea.
Occorre sottolineare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nell’ipotesi dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.