Green Pass al lavoro

In Piemonte tamponi rapidi a pagamento nei fine settimana anche negli hotspot pubblici

PIEMONTE – Scatta l’obbligo del green pass sul posto di lavoro. Prima la temperatura, poi la verifica della certificazione verde: da oggi 15 ottobre per aziende e uffici pubblici o privati la procedura è questa.  Il responsabile certifica la validità e il dipendente può entrare.

Per non violare la privacy, una volta controllato il green pass è vietato conservare, registrare o utilizzare i QR code scansionati. Chi non può dimostrare l’avvenuta somministrazione vaccinale, come alternativa può mostrare un attestato di avvenuta guarigione o un tampone negativo. Nel testo finale del Dpcm, il responsabile può chiedere in qualsiasi momento la verifica anticipata del green pass. Per chi non rispetta le regole scatta automaticamente l’assenza ingiustificata e la conseguente sospensione dello stipendio. Il lavoratore non può chiedere lo smart working per aggirare la necessità di esibire la certificazione verde, né tantomeno il datore di lavoro può decidere di far lavorare da remoto chi non abbia il green pass.

Farmacie in tilt

Sos delle farmacie che vacillano di fronte all’onda d’urto delle richieste di tamponi funzionali al green pass per i non vaccinati. Per supportare le farmacie e i laboratori privati che in questi giorni registrano un considerevole afflusso di prenotazioni, la Regione Piemonte ha deciso di consentire l’effettuazione dei tamponi rapidi anche negli hotspot pubblici sul territorio. I cittadini potranno, nelle giornate di sabato e domenica, effettuare i tamponi rapidi nelle strutture pubbliche messe a disposizione dalle Asl. Il pagamento della prestazione sarà effettuato attraverso il canale digitale PagoPa. L’elenco degli hotspot e gli orari di accesso sono disponibili da oggi sul sito della Regione Piemonte.

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