ASTI – Il nuovo progetto lanciato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti ha un nome e un luogo: “La grande storia a teatro”. La scommessa è quella di proporre un lungo ciclo di incontri sulla storia nazionale, coinvolgendo studiosi di prima importanza e mantenendo uno sguardo sui raccordi con il territorio astigiano. Un’idea maturata da Gianfranco Imerito, Assessore alla Cultura, e Vanni Cornero, giornalista che modererà gli incontri: «Spesso la grande storia appare come qualcosa di astratto – ha analizzato Cornero – al contrario, ha dei risvolti locali inaspettati. Non esiste grande avvenimento che in qualche modo non ci coinvolga». Da questa considerazione, appunto, l’idea di coniugare avvenimenti di portata nazionale con le conseguenti declinazioni locali. Un calendario pensato su dodici mesi, ma costruito in itinere per non interferire con gli appuntamenti teatrali già calendarizzati. I primi due incontri, però, sono già fissati. Mercoledì 6 febbraio, alle 18 in Sala Pastrone, lo studioso Gianni Oliva discuterà sugli orrori delle Foibe alla presenza degli astigiani Giorgio Galvagno, già Sindaco della città e Deputato, e Andrea Rocco, curatore della Fondazione Astimusei, testimoni di una storia familiare coinvolta nella drammaticità di quei momenti. Due settimane più tardi, mercoledì 20 febbraio alle 21 in Sala Pastrone, secondo incontro stabilito, questa volta sulla storia della Massoneria italiana, assieme a uno dei primi studiosi della materia Aldo Alessandro Mola. E qui il richiamo è direttamente a Vittorio Alfieri, in quanto aderente alla fratellanza. Già sul tavolo un terzo incontro dedicato ai Longobardi, che ebbero nell’astigiano un centro politico e militare.