Articolo in collaborazione con Valentina Veneto
ASTI – È arrivato ad Asti l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un appuntamento a sostegno del Movimento 5 Stelle in piazza Roma. Conte ha incontrato il candidato a sindaco Paolo Crivelli. Per l’occasione la famiglia pentastellata è stata al completo con l’Europarlamentare Tiziana Beghin, la ministra Dadone, i senatori Airola e Matrisciano, i deputati Carabetta, Crippa, Serritella e dalla ex sindaca Chiara Appendino.
Queste le parole di Conte
“Abbiamo accumulato tanta frustrazione, preoccupazione, rabbia. Se siete qui è anche perché avete tanta speranza per una soluzione per questa splendida città antica, Asti. La città può risorgere ed essere rilanciata, può avere un futuro migliore. Ci sono soldi nel piano nazionale di ripresa e resilienza, anche grazie alla forza del Movimento 5 Stelle e con la forza di una comunità nazionale intera.
Abbiamo combattuto insieme: voi rispettando le regole durante il Covid, reagendo con tanto rispetto nel senso della solidarietà. In Europa questo mi ha consentito di combattere una battaglia che sembrava impossibile vincere. Tutti pensavano che non si potessero dare contributi a fondo perduto, non solo prestiti. E invece abbiamo portato in Italia una montagna di miliardi. Siamo stati tutti grandi. Ora viene il bello. Dobbiamo saper spendere questi soldi. C’è un’offerta importante anche per Asti: arrivano milioni. Si possono fare belle cose. Soprattutto adesso è importante saper scegliere l’amministrazione che gestirà questi soldi nell’interesse vostro, per migliorare la vostra qualità di vita.
Oltre all’inquinamento dovete far fronte ai luoghi tossici per i quali si moltiplicano gli interventi dei vigili del fuoco e delle forze di polizia. Volete continuare con questa prospettiva?
Vogliamo operare nella rigenerazione del centro e delle periferie, vogliamo realizzare comunità energetiche. Avete addirittura possibilità di diventare produttori di energia. Se ci sentite alzare la voce lo facciamo solo per queste battaglie nel vostro interesse. Stiamo combattendo battaglie cruciali per il nostro futuro. Noi non ci possiamo distrarre, ma voi neppure.
Ci sono difficoltà economiche diffuse, e se ne preannunciano di più severe, c’è il rischio di una reale recessione anche per il ceto medio. Ormai si parla ogni giorno di lavoratori poveri, ma dobbiamo approvare una legge sul salario minimo. Come si fa a fare la spesa con questo caro bollette? L’intero ceto medio si sta impoverendo. Nessuno può sentirsi immune da questa prospettiva. Serve una politica dei redditi e va varata subito, affinché le buste paghe dei lavoratori possano essere più pesanti. Significa intervenire in modo serio sul cuneo fiscale. Un vantaggio per tutti, perché se i consumi decrescono, anche le imprese vanno in difficoltà. Ognuno deve fare la sua parte, altrimenti il Paese si avviluppa in una spirale recessiva. In un circuito vizioso in cui tutti andiamo a fondo. Abbiamo affrontato il periodo più duro con la pandemia, ora dobbiamo ripartire.
Dobbiamo continuare a fare politica anche per i giovani, dobbiamo continuare a investire nella ricerca, nell’Università, nella scuola, perché importante il futuro dei nostri figli. Vogliamo stabilità per i nostri giovani, non sfruttamento”.