Più farmacie coinvolte, tanta solidarietà, anche se con numeri, come ampiamente previsto, in flessione rispetto allo scorso anno perché, come sottolinea l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino l’emergere di nuove povertà provocate dal Covid19 ha complicato estremamente un quadro sociale ed economico già compromesso dalle gravi crisi del 2008 e del 2011.
Si è conclusa, anche in Piemonte, la Giornata della Raccolta del farmaco 2021, organizzata, anche Piemonte, dal Banco Farmaceutico. L’iniziativa ha permesso di donare un farmaco “da banco” (ovvero, quelli che non necessitano di ricetta medica e che possono essere acquistati liberamente) da desinare ad enti che poi, a loro volta, si occupano di distribuirli a chi ne ha più bisogno.
In Piemonte, la raccolta è arrivata a 48.283 farmaci (-22% rispetto ai 62.592 del 2020), per un corrispettivo economico di 359.252 euro (-24% rispetto ai 468.987 euro del 2020), con la copertura del bisogno che si è assestata al 36% della richiesta di 136.706 farmaci, in calo rispetto al 43% del 2020.
A Torino e provincia, sono stati raccolti 28.142 farmaci (-21% rispetto ai 35.187 del 2020), per un corrispettivo economico di 197.166 euro (-24% rispetto ai 257.995 euro del 2020). La copertura del bisogno si è fermata al 26.5% dei 105.192 medicinali richiesti, in calo rispetto al 33.5% del 2020.
Per quanto riguarda il bisogno questo è stato sodisfatto per il 36% della richiesta (48.839 farmaci raccolti su 136.706 richiesti), in calo rispetto al 43% del 2020, mentre per quanto riguarda la città di Torino è stato raccolto il 26.5% dei farmaci richiesti (27.860 su 105.192), in calo rispetto al 33.5% del 2020. Un dato che trova spiegazione nella maggior difficoltà economica presente nell’area del capoluogo regionale.
Non mancano, però i segnali positivi: aumentano le farmacie coinvolte, a Torino e anche in Piemonte: in particolare, le farmacie di nuova acquisizione hanno ottenuto ottimi risultati, sia nella raccolta che nel rapporto umano con i clienti. Inoltre la diminuzione dei numeri assoluti era stata ampiamente preventivata, a causa della crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo e all’impossibilità dei volontari di prestare servizio come di consuetudine negli anni precedenti: è venuto così a mancare un importante supporto promozionale alla Giornata della raccolta del farmaco. Paradossalmente, però, era atteso un calo maggiore e i numeri raggiunti sono superiori alle aspettative.
Straordinari, in particolare, i dati delle province di Novara e Vercelli, dove sono aumentati il numero e il valore dei farmaci raccolti. Il calo più vistoso, invece, in provincia di Cuneo, dove a un calo delle adesioni delle farmacie si è affiancata la diminuzione delle donazioni. Il leggero calo di enti coinvolti e persone assistite dipende, ancora una volta, dalla pandemia: nel 2020, a livello nazionale, il 40,6% degli enti ha sospeso alcuni servizi, il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto; di conseguenza sono state rilevate meno richieste dell’effettivo bisogno.
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