Nel ventennale delle giornate del G8 di Genova, tante associazioni e organizzazioni della società civile presentano “Genova 2001 vent’anni dopo: un altro mondo è necessario”, un palinsesto di iniziative finalizzato a riflettere insieme alla cittadinanza su cosa è accaduto a Genova vent’anni fa.
Ad Asti l’appuntamento aperto al pubblico è per il 20 luglio alle 21 al diavolo Rosso
Sarà una serata di dialogo, riflessioni, analisi dei contenuti e delle idee dei movimenti di Genova e attuali. Il “movimento altermondista” che animò Asti per molti anni e che organizzò la preparazione degli astigiani alle giornate di Genova del vertice dei G8 si racconta e si confronta con i movimenti attuali per i diritti e il futuro del pianeta.
A moderare l’incontro sarà Laurana Lajolo, che nel settembre del 2001 inaugurò la rivista culture proprio con un numero dedicato ai movimenti di Genova, dal titolo “La torre di Babele. Genova, New York, Kabul”. A confrontarsi sul palco testimonianze dell’allora Asti Social Forum, il racconto dei legali del Genova Social Forum, Asti Cambia, i Fridays for Future, Welcoming Asti, La società della Cura.
Proprio al Diavolo Rosso nel 2001 i movimenti si riunirono dopo i fatti della Diaz e organizzarono eventi di sensibilizzazione.
“L’agenda dei movimenti del 2001 allora metteva in discussione il modello di globalizzazione e aveva tra i temi cardini i diritti alla sovranità alimentare, il diritto alle cure e all’accesso ai farmaci, i diritti dei lavoratori, le regole del commercio, il problema del debito, dei cambiamenti climatici, le tematiche migratorie, la pace. Sotto accusa erano le istituzioni internazionali e nazionali che erano complici di un modello di sviluppo che creava povertà e disuguaglianze”, spiegano i promotori dell’iniziativa.
“L’incontro è un dibattito aperto tra esperienze di movimento, per immaginare e costruire un mondo diverso non solo possibile, ma necessario”.