Dieci pannelli con frasi, dati e indicazioni di aiuto contro la violenza di genere allestiti dal Progetto SOS donna all’interno del Cardinal Massaia: ogni giorno si fermano a osservare centinaia di persone. Chi lascia la firma, chi un pensiero mai banale dopo aver letto le false promesse degli uomini che maltrattano le donne.
A lei e a tutte le donne violate l’invito a non rassegnarsi e a reagire: “Sei più forte di quello che pensi! Chiedi aiuto”, “Coraggio”, “Basta bavagli”. Scritti come pensieri ad alta voce: “Prendetevi cura prima di voi stesse, poi pensate agli altri, sempre“, perché “L’amore vero non conosce violenza” e con l’orgoglio (anche maschile) di sottolineare: “Devono sapere che siamo nati da una donna!!”.
Molti anche gli uomini che firmano e commentano i dati, a partire dalle oltre 1200 donne uccise in Italia dal 2012 a oggi. I femminicidi non conoscono fasi di stanca. Gli uomini maltrattanti che vogliono approfondire il Programma terapeutico Umano, promosso dal centro antiviolenza L’Orecchio di Venere con il Comune di Asti, possono telefonare al 329.2106265 o scrivere a umano@criasti.it.
E intanto vicinanza sincera alle vittime: “Siamo tutte con voi“, “Un abbraccio vero“.
Sulle lenzuola anche l’apprezzamento per aver ideato la mostra, firmata da Laura Nosenzo e Giorgia Sanlorenzo, e sostenuta da Consiglio regionale del Piemonte (Consulta delle Elette e Consulta Femminile), Asl AT, Cisa, Cogesa, Anci Piemonte, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAT e Banca di Asti. Collabora la Croce Rossa con L’Orecchio di Venere.
Guidati dal presidente Piero Baldovino, i volontari dell’Associazione Mani Colorate, che quest’anno gestisce il Progetto SOS donna, avranno molto lavoro per portare “Non crederci!” nei molti Municipi e biblioteche civiche che la stanno prenotando. Info: 338.6678565.