Franco Trento, presidente de “Il cielo di Matteo” (associazione senza scopo di lucro con sede a Moncalvo), ha vestito questo mese i panni di Babbo Natale portando sorrisi e doni a grandi e piccini del territorio non solo Astigiano. Un’iniziativa d’amore: Trento è sempre impegnato a fare del bene tenendo vivo il ricordo del figlio Matteo, scomparso nel 2017.
Le strutture visitate dall’associazione “Il cielo di Matteo” e da Babbo Natale Franco Trento:
Torretta Asti 100 bambini
Scuola infanzia Lina Borgo 105 bambini
Centro Diurno Sole e Luna di Alessandria 28 ragazzi
Centro Down Alessandria 30 ragazzi
Centri Diurni Montiglio , San Damiano, Grana, Asti 40 ragazzi
Scuola Primaria Quarto Inferiore 70 bambini
Scuola dell’infanzia di Canelli 60 bambini
Scuola dell’infanzia e primaria di Moncucco torinese 56 bambini
Scuola dell’infanzia di Piovà Massaia 25 Bambini
Scuola dell’infanzia di Settime d’Asti 29 bambini
Scuola dell’infanzia di Corso Alba 69 bambini
Scuola dell’infanzia e nido di Villafranca d’Asti 80 bambini
Scuola dell’infanzia Santa Caterina 85 bambini
UGI per bambini oncologici Regina Margherita di Torino 300
Scuole dell’infanzia di Torrazza, Verolengo, Rondissone 171 bambini
Residenza per anziani Villafranca 30 nonnini
Scuola dell’infanzia Cagni di Asti 21 bambini
Franco Trento aggiunge: “Pensavo di portare tanti sorrisi e felicità solo ai bambini, ma poi si è creata una magica atmosfera e anche i grandi hanno vissuto il tempo passato con noi con il Natale nel cuore. I bimbi hanno cantato per noi, si hanno donato poesie, letterine e tanti disegni”.
Il papà di Matteo aggiunge: “Ieri alle ore 8 sono stati 5 anni che mio figlio mi ha lasciato. Il dolore è forte, ma sono sicuro sia felice di veder realizzato il suo desiderio di portare agli altri sorrisi e serenità”.
Trento ringrazia tutte le persone che credono nell’associazione e hanno inviato doni, il gruppo alpini di Castell’Alfero, la ditta Paniate e tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa natalizia.
“Auguro davvero un bellissimo Natale a tutti voi, sperando in un futuro migliore”, conclude Trento.