Francesco a casa: grande emozione oggi a Portacomaro

Domani ad Asti migliaia di fedeli all’incontro tanto atteso
Foto R.S

PORTACOMARO STAZIONE – Grande emozione questa mattina a Portacomaro Stazione per l’arrivo di Papa Francesco. Intorno a Mezzogiorno è atterrato con l’elicottero e poi è entrato in chiesa, dove ha incontrato la cugina, salutato i fedeli e i bimbi. Poi è partito alla volta di Portacomaro paese,  per un pranzo con i parenti. Nel primo pomeriggio andrà anche a trovare i parenti di Tigliole, per poi far rientro ad Asti, in Vescovado, dove si ritirerà per la notte.

 

Domani, domenica 20 novembre, sarà la grande, adrenalinica giornata di eventi pubblici. Sono infatti oltre 25 mila le persone attese ad Asti per la visita di Papa Francesco; 1200 le persone che assisteranno alla celebrazione eucaristica dentro la Cattedrale; 4000 circa le persone che saranno in piazza Cattedrale per assistere alle celebrazioni all’aperto su due maxischermo; 1700 i metri dell’anello che il Santo Padre percorrerà a bordo della Papamobile; 1340 i bambini che saluteranno Papa Bergoglio allo stadio “Censin Bosia” nel pomeriggio di domenica prima della sua partenza; 180 (una ogni dieci metri) le forze di polizia presenti lungo l’anello urbano percorso dal Santo Padre; 300 i volontari della Protezione Civile presenti per aiutare nella gestione dell’evento; 100 i volontari della diocesi che lavorano all’evento (35 all’interno della Cattedrale, di cui 15 attivi per la distribuzione della Comunione e 65 all’esterno).

Saranno 49 i sacerdoti che concelebreranno la messa, mentre le testate giornalistiche, tra carta stampata, agenzie, televisioni pubbliche e private saranno 47.

Il presidente della Regione Cirio, il vicepresidente Carosso e l’assessore Gabusi: «Bentornato a casa. Per il Piemonte è una emozione, un onore e un grande motivo di orgoglio»

«È un momento importante ed emozionante per tutta la nostra comunità, perché questo è un viaggio nel segno della famiglia e delle radici. Un viaggio che riporta il Santo Padre nella sua terra d’origine. E il Piemonte è felice, onorato e orgoglioso di poter dire a Papa Francesco bentornato a casa»: sono le parole del presidente della Regione Alberto Cirio con il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore Marco Gabusi nella giornata in cui il Papa arriva in visita a Portacomaro e Asti.

«La venuta del Santo Padre è un evento straordinario che ha messo in campo tantissime energie e ha coinvolto moltissimi volontari – sottolinea Marco Gabusi, assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte -. Solo ad Asti domenica mattina saranno in servizio oltre 300 volontari della Protezione civile e un grazie particolare va anche a loro, che insieme a tutte le associazioni e alla pubblica sicurezza hanno dato un supporto fondamentale per rendere possibile questo momento e donarci una grande emozione».

Foto Luigi Satta – 19 novembre Portacomaro Stazione

I giovani e la Gmg di domenica 20 novembre

Una domenica di festa, quella dei giovani della Diocesi che domenica celebreranno la Gmg., ma anche una domenica  speciale perché la Giornata Mondiale della Gioventù la passeranno assieme a Papa Francesco. Saranno 200 i giovani della Diocesi presenti nell’area del Duomo dove domenica dalle 11 si svolgerà la celebrazione eucaristica con il Santo Padre, divisi metà all’interno, tra i rappresentanti dell’équipe della Gmg di Lisbona e una rappresentanza delle cinque zone pastorali, e metà sulla piazza.

E i ragazzi saranno una parte importante della messa. Proprio una delegazione dell’équipe che sta lavorando alla Gmg 2023 di Lisbona porterà la croce in legno disegnata da Fabio Celestre, lo stesso giovane artista che ha creato il logo dell’incontro tanto atteso, fino all’altare.

Dalle 10.15 i ragazzi prima faranno una piccola “processione” in piazza Cattedrale poi entreranno in Duomo portando così nelle celebrazioni i colori della Gmg di Lisbona.

Sempre i giovani saranno coinvolti anche nella Liturgia della Parola e poi porteranno i doni sull’altare. “Sei giovani si occuperanno del pane (l’ostia) mentre il vino verrà offerto dai due rappresentanti sinodali – ci spiega don Rodrigo Limeira, responsabile della Pastorale Giovanile -. Questo rappresenta un segno di un’unità della comunità, di camminare insieme che poi è il significato del sinodo”.

Una presenza significativa e colorata (i ragazzi dell’équipe indosseranno la felpa gialla della Gmg 2023, ndr) quella dei ragazzi che hanno accolto l’arrivo del Santo Padre in città con vero entusiasmo.

“E che questa visita possa gettare un seme, che sia di stimolo e sostegno ai nostri ragazzi”, è l’augurio di don Rodrigo.

La cittadinanza onoraria al Santo Padre

Papa Francesco da domenica 20 novembre è cittadino onorario di Asti. Mercoledì il Consiglio Comunale ha infatti votato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria che gli verrà poi conferita ufficialmente domenica 20 novembre nel corso di una riservatissima cerimonia che si terrà in Vescovado prima che il Santo Padre compia il giro urbano a bordo della Papamobile. Due le motivazioni alla base della decisione di conferirgli la cittadinanza: il legame indissolubile che papa Francesco ha dimostrato di avere con la nostra terra e il nostro territorio e per la sua statura di uomo di pace, che richiama costantemente valori importanti, “valori che sono contenuti anche nel nostro statuto comunale”, come ha precisato il sindaco Maurizio Rasero.

Questa la motivazione ufficiale:

  • per il forte impegno per la pace nel mondo ed i quotidiani messaggi di solidarietà e fraternità contro ogni forma di discriminazione, valori contemplati anche dallo Statuto della Città di Asti;
  • per il forte legame col territorio astigiano e piemontese testimoniato dalla continuità dei contatti con la famiglia e le istituzioni e simbolicamente rappresentato dal sacchettino di terra astigiana prelevata a Bricco Marmorito.
Stefano Accornero

L’Accolitato di Stefano Accornero

In un momento più unico che raro, come è stata definita da molti la visita in terra astigiana del Pontefice, c’è un’altra unicità: nel corso della celebrazione eucaristica di domenica, a Stefano Accornero, l’unico seminarista astigiano, verrà conferito l’accolitato.

Refrancorese, 24 anni, con un diploma di liceo classico alle spalle, Accornero frequenta il Seminario di Torino in compagnia di altri 22 piemontesi impegnati nel percorso verso il sacerdozio.

Papa Francesco e il vescovo Marco – archivio Diocesi

A dargli la bella notizia il vescovo Marco Prastaro, il 19 ottobre scorso, appena dopo la conferenza stampa che annunciava la visita del Santo Padre in città.

“Monsignor Prastaro mi ha chiamato avvertendomi che domenica 20, giorno in cui era fissata la cerimonia del mio Accolitato, sarebbe venuto ad Asti il Pontefice – racconta Accornero -. Ho pensato che quindi sarebbe slittato tutto, invece no”. Sarà proprio papa Francesco a conferirgli l’Accolitato.

“Si è tratto di un dono inatteso che ho accolto con stupore ma soprattutto con gratitudine – aggiunge il giovane seminarista -. Gratitudine perché per me è stato un segno della grande vicinanza di Dio che mi si è fatta presente in questo modo. Mi ha svelato il mistero di una Chiesa universale che ha un volto umano e che si fa vicina”.

E per Accornero il fatto che sia proprio il Santo Padre a conferirgli l’Accolitato aiuta a capire anche il significato di questo ministero, che continua un cammino di formazione iniziato pubblicamente con l’ammissione agli ordini il 22 maggio 2020, sempre in Cattedrale. “Le parole della liturgia – spiega – invitano a vedere nel servizio che l’accolito fa al Corpo di Cristo sull’altare il trampolino di lancio per amare il Corpo di Cristo che è la Chiesa. Mi fa avvertire un Mistero che si fa vicino”.

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