Riceviamo e pubblichiamo
Nei giorni scorsi, in quel di Tunisi, ancora una volta si è palesata una buffonata italo/europea sulla questione migranti. Giova ricordare che detta massa di disperati si era semplicemente spostata nella città del centro della Tunisia di Sfax, in quanto in Libia le minime condizioni umane, igienico sanitarie e sicurezza personale erano pressoché nulle. Vi siete mai chiesti quante centinaia, centinaia, centina e centinaia di milioni di euro sono stati letteralmente buttati nel water con l’ipocrita giustificazione di paventati accordi con le Autorità libiche?
Non vi è stato il benché minimo utile risultato e in questi anni, come si è potuto notare, la massa dei disperati ha continuato a sbarcare in quel di Lampedusa. Ultimamente il fenomeno si è riversato in Tunisia, in quanto, in questo Paese vi è uno straccio di governo ed esiste una parvenza di legalità.
L’ultimo becero accordo siglato a Cartagine parla di assistenza microfinanziaria, relazioni economiche, cooperazione energetica, del buco nel bilancio dello Stato di Tunisi e infine del Fondo Monetario, tutta roba di “altissimo interesse” verso quei migranti disperati, presenti sulle coste del nord Africa. A vostro avviso, a ‘sti poveracci (comunque la si pensi verso l’immigrazione), detti argomenti risolveranno i loro problemi esistenziali? Ma per favore!
Non si affronta oggi, per totale incompetenza in materia da parte dei politici nazionali ed europei, il problema alla radice. Esso (il problema) va assalito nei Paesi di provenienza e, in minima parte, in quelli di arrivo.
La mia critica riguarda tutti i governi italiani degli ultimi 29 anni. Pensate che già nel 1994 l’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni si recava in Niger per sostenere e ribadire esattamente le stesse cose e iniziative che propone oggi la Meloni.
Sia ben chiaro che la questione africana si potrà comunque cominciare a risolvere, solo ed esclusivamente con il benestare della Francia, ancora oggi vero padrone del continente nero (occhio comunque alle new entry della Turchia, Cina e Russia). Tutto ciò premesso comporterà semplicemente che i migranti ritorneranno a partire dalla spiaggia di Zouara in Libia (aspettate qualche settimana). La tragedia umana, purtroppo, continuerà e lo spreco inutile di miliardi di euro (italiani) pure.
Giovanni Boccia