Festival teatrale “Basta che siate giovani!”, Teatro dal nord al sud dell’Astigiano

In calendario spettacoli dal 10 luglio al 5 settembre

Il Comune di Castelnuovo Don Bosco ripropone il festival teatrale “Basta che siate giovani perche’ io vi ami assai”, Teatro dal nord al sud dell’astigiano.

La rassegna  teatrale è ispirata a San Giovanni Bosco e ha come elemento comune degli spettacoli dal vivo la gioia della rinascita.

In calendario spettacoli dal 10 luglio al 5 settembre, dislocati nell’Astigiano in luoghi suggestivi: sono coinvolti comuni che vanno dal nord al sud astigiano come San Marzano Oliveto, Calosso, Cortazzone e da quest’anno Moasca, che porta in dote il suo splendido paesaggio e il celebre castello, creando una vera e propria rete culturale per dare un richiamo al turismo e un’opportunità economica per il territorio.

Il festival, realizzato con il Contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e della Fondazione CRT, è diventato nel tempo un appuntamento atteso per la popolazione dell’Alto astigiano e il pubblico che ogni anno interviene anche dalle altre province.

Forme teatrali quali teatro di prosa e teatro musicale amate dal grande santo, comporranno come di consueto anche il festival di quest’anno.

Il tutto sarà arricchito da eventi collaterali, e dal Concorso Teatrale Gabriele Accomazzo IX edizione, evento ospitato dal festival e destinato ad attori under 35 selezionati su base nazionale, per dare visibilità a giovani attori professionisti sul territorio regionale grazie al coinvolgimento di operatori del settore teatro/spettacolo in qualità di giurati ed ospiti.

Ruolo fondamentale avrà la Fondazione Gabriele Accomazzo per il teatro a cui verrà affidata la realizzazione artistica del festival.

L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

“Nell’ottica di incrementare il turismo locale – dichiarano gli organizzatori – ampliando le occasioni di crescita economica delle aree di riferimento, da sempre vengono coinvolti nel festival i soggetti commerciali più eminenti, non solo dando loro visibilità, ma anche coinvolgendoli negli spettacoli e in eventi collaterali. Da quest’anno questa sinergia verrà implementata, con partner consolidati: Parco Commerciale Magnone (maggior centro commerciale dell’alto astigiano), Albergo Bar Ristorante Ciocca (prima struttura ricettiva dell’alto astigiano), Cantina Sociale di Castelnuovo Don Bosco e San Damiano d’Asti (la più importante cantina sociale che si espande dal nord al sud dell’astigiano)”.

Anche quest’anno si attiverà una collaborazione con l’associazione Misericordia di Collegno per il trasporto di anziani e persone con disabilità motorie ai luoghi di rappresentazione degli spettacoli.

“Il programma – dichiara Marco Viecca – comprenderà spettacoli ad alta contaminazione artistica, dando particolare attenzione alle formazioni composte da giovani o emergenti, quest’anno la tematica comune sarà caratterizzata dalla riflessione che l’essere umano fa su sé stesso, sulla sua vita e che nasce dalla situazione di isolamento forzato al quale da oltre un anno siamo tutti costretti e soprattutto dal sentimento di ribellione verso uno stato che sta diventando “normalità” e che vorremmo profondamente cambiare per rivedere finalmente la luce della salvezza e della rinascita, una luce che solo l’Arte riesce ad accendere.

Eccellenze nazionali e proposte di alta qualità provenienti anche dal territorio astigiano caratterizzano il calendario degli eventi.

PROGRAMMA

SABATO 10 LUGLIO 2021, MOASCA, PIAZZA DEL CASTELLO,  ORE 21,30

Atmosfere musicali da un juke box anni 50

Produzione Palmarosa Band

 “PALMAROSA BAND” deve il suo nome ad un antico “dancing”all’aperto che negli “anni 50” si trovava nell’immediata periferia della città di ASTI, denominato appunto “LA PALMAROSA”. In quel luogo si esibivano parecchie orchestrine, che tra l’altro, proponevano le canzoni dei cantanti innovativi del momento: Modugno, Carosone, Arigliano, Bruno Martino, Fred Buscaglione, Cetra.  PALMAROSA BAND cercherà di condurre se stessa ed il pubblico a quei favolosi“anni 50”.

DOMENICA 18 LUGLIO 2021, CALOSSO, POLISPORTIVA FRAZIONE PIANA DEL SALTO, ORE 19,00  Il segreto del Bosco Vecchio                                                                                               Produzione Associazione Teatro&Territorio, di e con Mario Nosengo, con Simona Scarrone al flauto

 Il segreto del Bosco Vecchio, pubblicato nel 1935, è il secondo romanzo scritto da Dino Buzzati. L’opera è vagamente allegorica e in forma di fiaba infantile.
Il romanzo, piuttosto breve, al limite con il racconto, è scritto nel tipico stile lineare e diretto di Buzzati. I fatti, tanto realistici quanto fantastici, vengono raccontati in maniera giornalistica e senza le sbavature retoriche che ci si potrebbe aspettare da un’opera che si rifà alla tradizione delle fiabe.

Due sono le tematiche principali del romanzo. La prima è il passaggio dall’infanzia alla giovinezza di Benvenuto, costretto a lasciarsi alle spalle il mondo fantastico, degli animali parlanti e degli spiriti del bosco, per calarsi nel mondo degli uomini. Il secondo tema è invece la caduta e la redenzione di Sebastiano che, divorato dal demone dell’avarizia, riscopre il contatto con la natura e l’altruismo fino al sacrificio. Indicativa in tal senso la narrazione della perdita dell’ombra di Sebastiano, che sembra alludere allo smarrimento dell’immagine di sé come causa di depressione, dalla quale l’uomo si risolleva (l’ombra ritorna) ritrovando l’affetto per il nipote.

È inoltre presente una tematica di tipo ecologico con riflessioni sulla necessità della convivenza tra l’uomo e l’ambiente naturale per la sopravvivenza di entrambi.

Romanzo che ben si adatta sia alla trasposizione cinematografica, noto il film diretto da Ermanno Olmi con Paolo Villaggio nella parte del colonnello, sia alla riduzione teatrale.

Il segreto del Bosco Vecchio è un romanzo capace di trasportarci già dopo  poche righe in un luogo che sembra quasi di conoscere e in cui sembra di essere stati e forse, come raccontano i geni, prima di dimenticare, qualcuno di noi c’è stato davvero. Imperdibile per gli adulti, immancabile per i bambini.

Uno spettacolo che ti rapisce sin dall’inizio, appassionante e magico al tempo stesso, grazie anche agli elementi inquietanti e misteriosi di cui è intriso lo stesso romanzo, com’è tipico anche di altre opere dell’autore Buzzati, quali Il deserto dei tartari o i racconti de La boutique del mistero.

SABATO 24 LUGLIO 2021, SAN MARZANO OLIVETO, PIAZZA DEL CASTELLO,           ORE 21,30    Streghe. Una  storia  di  terrore,  violenza  e  potere  a  Spigno   

 Produzione Associazione culturale Orizzonte – Casagrassi e Quizzy teatro, con Monica Massone e Paolo La Farina, testo e regia di Paolo La Farina    

La storia si svolge a Spigno, l’attuale Spigno Monferrato (AL), in Valle Bormida, nell’entroterra savonese, al confine tra Piemonte e Liguria. Siamo nel 1631/32. Il Marchesato di Spigno è amministrato alla famiglia Asinari Del Carretto.

La Valle Bormida, importante via di collegamento con il mare, è terreno di scontro delle superpotenze del tempo,  francesi, spagnoli, il Sacro Romano Impero, la Chiesa, i Savoia e la Repubblica di Genova.

Nel 1631 la peste miete vittime e diffonde paura e miseria tra la popolazione. I poteri forti, chiesa e stato hanno necessità di tenere a freno il popolo esausto. E’ facile convincere il popolino ad attribuire la colpa di tutto al demonio. Le streghe, sue adepte, sono l’ideale nemico su cui puntare il dito.

La caccia alle streghe darà luogo, a Spigno, ad un lungo processo inquisitorio che vedrà 15 persone accusate di stregoneria e responsabili di morti e della diffusione del contagio. Tra arresti, interrogatori e torture il processo si protrae per diversi mesi. Chiesa e Stato hanno necessità di affermare la loro indipendenza sul territorio. Ne nascerà una contrapposizione tra la Giustizia di Stato e la Giustizia di Chiesa, che coinvolge le più alte cariche ecclesiastiche. Avrà come tragico epilogo la morte di tutti gli imputati in circostanze poco chiare senza una sentenza del tribunale.

DOMENICA 25 LUGLIO 2021, SAN MARZANO OLIVETO, PIAZZA DEL CASTELLO,     ORE 21,30       Omaggio a Lucio Battisti, Sì, Viaggiare  

Produzione e distribuzione Ceragioli Management, con Matteo Giusti  voce, Susanna Pellegrini voce, Pier Guido  Rossi chitarra, Simone giusti Pianoforte

Il progetto “Sì, Viaggiare” debutta nel 2001 al Teatro Toselli di Cuneo. L’intento è quello di realizzare uno spettacolo che celebri la figura di Lucio Battisti, il cantautore che ha rivoluzionato la concezione italiana di fare musica. La sua produzione ha rappresentato una svolta importante e decisiva nel pop italiano, rilanciando temi ritenuti sorpassati, quali il coinvolgimento sentimentale, le gioie ed i dolori derivantidalla vita di coppia, la condizione di naturale distacco dalle cose materiali di cui godono abitualmente coloro che sono innamorati, e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Dal punto di vista musicale, Lucio Battisti personalizza lo stereotipo della canzone tradizionale che aveva caratterizzato le composizioni “all’italiana” sino a quel momento. “Sì, Viaggiare” si propone di ripercorrere se pur parzialmente, le tappe più rilevanti di un’immensa produzione artistica. Le composizioni scelte appartengono al periodo del sodalizio con Mogol.

“Sì, Viaggiare” non è una mera riproposta né un tentativo di imitazione. Gli arrangiamenti musicali particolarmente curati e un’atmosfera “intima”, stile “recital” sono gli ingredienti di questa serata per ricordare le canzoni che hanno segnato un’epoca. Lo spettacolo è stato rappresentato con grande successo in teatri prestigiosi come il “Coccia” di Novara, il “Nuovo” di Milano, “La Versiliana” di Marina di Pietrasanta ed in numerosi festival e manifestazioni pubbliche.

SABATO 14 AGOSTO 2021, CALOSSO, PARCO DEL CASTELLO, ORE 21,30                          Pedalando verso il Paradiso, Un’operetta moderna                                                                  Produzione della Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro con la collaborazione del Teatro Civico di Moncalvo e del  Teatro Alfieri di Asti. Testo di Valentina Diana, regia di Marco Viecca, con Marco Viecca, Daniela Placci, Flavia Barbacetto, Angelica Dettori         

Pandemia: tempo di reclusione, tempo di riflessione.

Franco Mietta è un comune mortale: attore e regista d’esperienza, di mezza età, di corporatura media tendente alla pinguedine, colesterolo alto per ereditarietà genetica, metabolismo lento, sonno instabile, colon irritabile, carattere affabile tendente al collerico, sposato, divorziato, tifoso del Toro, impegnato, senza figli, mai stato innamorato, proprietario di una villetta tre cani due gatti e una spyder (in leasing), chiuso in casa, comincia a pedalare.

Franco Mietta è un uomo quasi sconfitto che non si dà per vinto.

Ha fatto l’ordine su Amazon, una Speed-Bike SX600, l’avveniristica cyclette dotata di infiniti optional interattivi: dallo schermo scenofonico al trio canoro motivazionale.

 

Pedalando, camminando, correndo, insomma, facendo attività fisica, si sa, prendono forma i pensieri più interessanti, ispiranti, ma si delineano in modo ancor più chiaro le paure, e si riflette su se stessi. Questo stato di maggiore lucidità è un regalo che le sostanze chimiche che si liberano grazie al movimento ci fanno.

Ed è proprio in questo “stato di grazia” che, confinato in casa, pedalando di fronte a un video da 55 pollici con canzoni anni settanta di Mina, ho cominciato a pensare che io sono quello che sono perché figlio di una certa cultura pop 70/80, che ha bene o male formato il bambino e il ragazzo che ero. Ne ho parlato a Valentina Diana che invece di prendermi per pazzo ha fatto nascere questo testo; Valentina ha dato forma a una piccola e confusa idea, le ha creato un pavimento solido, l’ha resa più universale ed ha inventato una favola moderna, tecnologica, comica e profonda che appartiene a tutti noi o a quasi tutti.

 

VENERDI’ 27 AGOSTO 2021, CASTELNUOVO DON BOSCO,  CENTRO POLIFIUNZIONALE ALA, ORE 21,30 

 Tempesta 1944-1945, Nino racconta la Resistenza di Mario Costa                                           Produzione Associazione culturale Marco Gobetti, promosso da Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana

Nino e Mario Costa, padre e figlio, sono seppelliti uno accanto all’altro nel cimitero di Ciriè. Mario, partigiano in Val Chisone, il 2 agosto 1944 assalta armato di bombe a mano un fortino occupato dal nemico durante la tremenda battaglia sul monte Génévris, nel territorio di Pragelato: colpito alla fronte, muore sul colpo, all’età di 19 anni. Nino Costa, poeta, fra i maggiori esponenti della letteratura piemontese, nell’ultima sua raccolta, “Tempesta”, evoca la Seconda guerra mondiale, con l’interruzione della pace, il crollo delle illusioni e le speranze tradite; la paura durante i bombardamenti, la risorsa – per lui preziosa – della fede religiosa di fronte al pericolo e alle avversità, l’antifascismo e la nascita della Resistenza. La drammaturgia dello spettacolo TEMPESTA 1944-45 | Nino racconta la Resistenza di Mario Costa fa leva sull’aspetto “popolare alto” della poesia di Nino Costa, valorizzandone la musicalità originale della lingua e l’essenzialità sapiente del narrato. Si ricerca un uso contemporaneo della lingua piemontese: anche tramite il meccanismo della traduzione, intesa nel suo senso più lato e variamente declinata attraverso la recitazione, la musica, il canto e l’utilizzo dell’immagine. I versi del poeta, provenienti soprattutto dalla raccolta “Tempesta”, sono alternati alla narrazione della guerra e della Resistenza.

SABATO 28 AGOSTO 2021, CASTELNUOVO DON BOSCO, ORE 16,00

Concorso Teatrale Gabriele Accomazzo per giovani attori

EVENTO OSPITATO DAL FESTIVAL. Dieci giovani attori si esibiscono di fronte al pubblico con brani tratti da testi  alfieriani

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SABATO 28 AGOSTO 2021, CASTELNUOVO DON BOSCO, CENTRO POLIFUNZIONALE ALA, ORE 21,30

Seven Cults produzione e Rosae Open Art presentano LA DONNA DI SAMO (Samia) Di Menandro

Menandro, autore ateniese del terzo secolo a.C., popolarissimo in tutto il bacino mediterraneo. “La donna di Samo” vive di intrecci complessi giocati sulla sorpresa e improvvisi cambiamenti di situazione. Commedia ricca di riconoscimenti improvvisi, rapimenti e situazioni complicate che girano intorno al tema dell’amore. Gli innamorati, divisi da iniziali ostacoli si trovano ad affrontare numerose difficoltà e peripezie, fino a coronare il loro amore e ricomporre la felicità iniziale che per un equivoco o errore era stata turbata. Il valore della commedia sta nell’ineguagliabile capacità di presentare “caratteri”, personaggi di una convincente credibilità psicologica e sentimentale. Un rito teatrale in maschera che conserva tutto il suo fascino.

DOMENICA 29 AGOSTO 2021, CASTELNUOVO DON BOSCO, CENTRO POLIFUNZIONALE ALA, ORE 21,30

Lady Shakespeare

Produzione Voce in Capitolo PRIMA NAZIONALE

Lady Shakespeare è insieme un omaggio, scritto, diretto ed interpretato dall’attrice e formatrice teatrale Valentina Veratrini, all’immenso William Shakespeare, una chiacchierata sul teatro e una sperimentazione drammaturgica. Cosa succede se le sorti delle eroine shakespeariane vengono capovolte e ognuna di queste donne diventasse artefice del proprio destino? Cosa succede se si liberassero di figure maschili ingombranti per rivendicare la propria essenza, spogliate dei tanti padri, mariti, fidanzati di cui sono circondate?

SABATO 4 SETTEMBRE 2021, CORTAZZONE, CHIESA DI SAN SECONDO, ORE 21,30   

Pedalando verso il Paradiso, Un’operetta moderna                                                                  Produzione della Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro con la collaborazione del Teatro Civico di Moncalvo e del  Teatro Alfieri di Asti. Testo di Valentina Diana, regia di Marco Viecca, con Marco Viecca, Daniela Placci, Flavia Barbacetto, Angelica Dettori         

DOMENICA 5 SETTEMBRE 2021, ALBUGNANO, ABBAZIA DI VEZZOLANO ORE 17,00  Nel Cerchio d’Ombra, Dante raccontato da Vincenzo Galliani     

Di e con Vincenzo Galliani  

Vincenzo Galliani, toscano di nascita e astigiano di adozione, ci trasporta nel mondo più sconosciuto di Dante Alighieri, alla scoperta di curiosità che sconfessano quello che abbiamo sempre dato per scontato sul sommo poeta. Andremo alla scoperta della verità sul suo cappello da poeta e soprattutto entreremo nel cerchio d’ombra della sua vita, momento di riflessione e ricordi del passato.

Anche per questa edizione, visto l’apprezzamento dei partecipanti e il positivo accoglimento delle istituzioni, nell’ottica dell’audience engagement, ovvero dell’inclusione del pubblico nelle fasi attive delle produzioni culturali,  verrà attivato un laboratorio per la cittadinanza castelnovese, condotto dalla nota attrice Valentina Veratrini, che si concretizzerà in una esibizione aperta al pubblico.

Si conferma, come nella passata edizione, che verranno attuate tutte le disposizioni governative atte a contrastare e contenere l’infezione da SARS Cov2 che saranno in vigore al momento dello svolgimento del festival.

 

 

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