Festeggiati altri tre “Patriarchi dell’Astigiano” in questi giorni.
Il traguardo dei cento anni di Margherita Revello e Pierina Rosso è stato celebrato alla Residenza San Giovanni di Castagnole delle Lanze.
Margherita è nata a Castagnole Lanze il 29 aprile 1923 e si è trasferita ancora bambina a Torino. Dopo aver trovato lavoro si è sposata con Carlo, di professione ragioniere. Margherita ha sempre lavorato tanto e dopo aver imparato a fare la sarta ha aperto un suo laboratorio di camiciaia. Dopo la pensione è tornata a vivere a Castagnole e da qualche anno è ospite alla Residenza.
Pierina è nata a Castagnole delle Lanze il 6 maggio 1923. Ha trascorso tutta la vita in paese con il marito Amilcare a lavorare in campagna. Dopo alcuni anni hanno rilevato la drogheria del paese. A Pierina piace molto viaggiare; ha avuto la figlia Franca, due nipoti e una pronipote ai quali è molto affezionata.
A festeggiare le due neo centenarie sono intervenuti Angelica Corino, Consigliere Provinciale che ha portato gli auguri del Presidente Maurizio Rasero e ha consegnato loro la pergamena di “Patriarca dell’Astigiano” e Carlo Mancuso, Sindaco di Castagnole delle Lanze.
Alla Residenza San Giovanni di Villanova d’Asti è invece stata festeggiata Francesca Bosco, nata il 3 maggio 1923 ai Savi, una frazione di Villanova. La sua famiglia, di origine contadina, era composta dai genitori e da un fratello. Francesca ha sempre aiutato i genitori nei lavori di campagna e nelle faccende domestiche.
Si è sposata con Guglielmo e dal matrimonio è nato il loro unico figlio, Giancarlo.
Francesca è sempre stata una persona molto attiva, le sue passioni erano i fiori e l’orto ma non dimenticava di fare quotidianamente un po’ di ginnastica per mantenersi in forma. Da alcuni anni è ospite alla Residenza di Villanova .
A festeggiarla il Consigliere Provinciale Tiziana Gaeta che, a nome del Presidente Maurizio Rasero, le ha consegnato l’attestato di “Patriarca dell’Astigiano” oltre ad alcune pubblicazioni dell’Ente; con lei il Sindaco di Villanova d’Asti Roberto Peretti.