Portabandiera di un territorio, unicità scampata all’estinzione, vitigno dalle note insostituibili nel vino come nella grappa. Il Ruchè è un’icona del Monferrato grazie alla sua inconfondibile identità e ad una produzione limitata a sette comuni del Nord-Astigiano che conferisce quell’aura di rarità capace di stimolare l’attenzione dei consumatori di tutto il mondo.
Oggi però tale vitigno non sarebbe più fra noi senza l’opera di Don Giacomo Cauda, il parroco giunto a Castagnole Monferrato nel 1964 – da sempre il principale paese di produzione di questo nettare – ignaro di stare per compiere una missione extra-spirituale: salvare il Ruchè dalla sua scomparsa. “Che Dio mi perdoni se, per dedicarmi anima e corpo alla vigna, a volte ho trascurato il mio Ministero”, furono le parole di Don Cauda alla cui memoria oggi è dedicata una piazza del paese. Il parroco salvaguardò infatti quella che poi sarebbe stata ribattezzata come “Vigna del Parroco”, oggigiorno il vigneto con i ceppi più antichi di Ruchè esistenti in tutta l’area di produzione.
Sono passati quasi sessant’anni dagli impiantamenti effettuati di Don Cauda e alle porte di questo autunno la “Vigna del Parroco” è protagonista di una novità assoluta che riguarda anche il mondo della distillazione. Grazie alla collaborazione fra l’Azienda Ferraris Agricola di Luca Ferraris – attuale proprietaria dei filari più storici di Ruchè – e Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846, realtà del territorio fondata ben 176 anni fa e da tempo attenta alla valorizzazione del Ruchè nella distillazione nasce la Grappa 7.0 Le Origini, la nuovissima Riserva ottenuta dall’esclusiva distillazione di vinacce provenienti dalla “Vigna del Parroco”. Per estimatori e curiosi si tratta di un nuovo concept di Grappa che segna l’evoluzione della 7.0 Barricata di Ruchè, già creata nel 2016 per trasmettere attraverso il linguaggio moderno dei numeri gli elementi cardine del vitigno Ruchè: 7 come le generazioni dei “Distillatori Mazzetti d’Altavilla” e i comuni nei quali maturano le uve di Ruchè di Castagnole Monferrato. 0 i chilometri percorsi dalle vinacce di Ruchè per raggiungere la Grapperia così ridotto è anche l’impatto ambientale della produzione grazie all’uso di fonti energetiche rinnovabili.
“Ci sono momenti nei quali per guardare al futuro occorre tornare là, dove tutto è partito. Grappa Le Origini – commenta Silvia Belvedere Mazzetti, Direttore Commerciale e Marketing di Mazzetti d’Altavilla – realizza la nostra mission intrappolando le più ancestrali note delle vinacce di Ruchè provenienti dal vigneto più antico esaltate da un invecchiamento di 24 mesi in barriques per esprimere una grande complessità. Il Ruchè rappresenta un emblema del territorio, quelle radici vitivinicole (e culturali) che ci impegniamo a comunicare il più possibile al pubblico attraverso una meticolosa attenzione nella distillazione e nell’affinamento.”
“La grappa Origini porta con sé un progetto più grande, atto a valorizzare il Monferrato e la sua Storia. Sono contento, entusiasta, di aver sigillato un patto di fiducia con Mazzetti d’Altavilla. Credo infatti che la sinergia e la collaborazione tra aziende e imprenditori sia il migliore strumento per divulgare la cultura di un territorio e le sue peculiarità”, spiega Luca Ferraris, anima dell’omonima azienda. “Allo stesso tempo, siamo orgogliosi che sia proprio la Vigna del Parroco la protagonista della grappa Le Origini. Parliamo di quell’appezzamento curato, prima da Don Giacomo Cauda, poi da Francesco Borgognone e infine dalla squadra di Ferraris Agricola, che ha reso il vitigno e il vino Ruchè famoso nel Mondo”.
La nuova grappa è prodotta in serie numerata e in veste millesimata (annata 2019) e con un grado alcolico (44%) che rimanda al parallelo in cui sorge esattamente il vigneto a Castagnole Monferrato.
A partire da questi giorni questo distillato – la più importante new entry dell’anno nella Collezione firmata da Mazzetti – sarà disponibile al pubblico in tutta Italia (nei negozi, presso i Grappa Store Mazzetti, su www.mazzetti.it) e sarà protagonista anche di alcuni eventi che avverranno nell’autunno alle porte, unitamente al vino Ruchè Vigna del Parroco.
Nell’ambito di “Vignale in Danza” venerdì 21 ottobre si terrà infatti una speciale serata dedicata alla danza e al Ruchè con degustazioni dei vini di Ferraris Agricola durante la cena presso il Ristorante Materia Prima e delle grappe di Ruchè (fra le quali “Le Origini”) nel corso del successivo spettacolo previsto nei nuovi restaurati spazi della sede.