Storica Fagiolata di San Defendente: tirate fuori le “brunse”!

Oggi 500 kg di legumi saranno distribuiti a Castiglione d’Asti tra tradizione e solidarietà

CASTIGLIONE D’ASTI – Oggi, 2 gennaio 2019, è il giorno della grande “Fagiolata di San Defendente”. Un’antica tradizione che si ripropone annualmente da oltre 8 secoli, fondendo la rievocazione storica con la solidarietà.

Le origini
Nel 1200, con un accordo, i fratelli Giacomo e Rodolfo di Valle Canea (Caniglie) posero fine all’annosa vertenza con il Capitolo Ecclesiastico. All’epoca, Guglielmo Baldissero di Castiglione si offrì di pagare una parte del compenso dovuto dai Canonici ai Feudatari a condizione che, dopo la sua morte, fosse celebrata ogni anno una Messa per lui e i suoi parenti. Ma non solo. Nell’atto notarile, stipulato nei chiostri del Duomo di Asti, si legge altresì che Guglielmo chiese fosse distribuita anche una “emina” (antica unità di misura) di legumi ai poveri del paese.

Fagiolata 1933

Primi anni del Novecento  
La tradizione è continuata nel tempo: a farsi carico della questua, della cottura e distribuzione gratuita dei fagioli, sino ai primi anni del Novecento, sono stati i Confratelli della Compagnia del Suffragio, i “Batì”. Dai paesi vicini e da Asti arrivavano in molti, spesso affamati e fra questi i girovaghi, che almeno per un giorno potevano contare su un pasto caldo garantito.


Dal 1990 a oggi: prosegue la solidarietà grazie alla Pro Loco e i ragazzi della Leva

Il compito della raccolta dei fagioli, della loro cottura e distribuzione è poi passato nel corso degli anni dai “Batì” ai “Coscritti” (1917), e dal 1990 alla Pro loco di Castiglione, in collaborazione con i ragazzi di leva. Dopo otto secoli, “La Fagiolata” continua mantenendo inalterate le caratteristiche peculiari iniziali della manifestazione: la data del 2 gennaio, la lenta cottura (circa 4 ore) su fuoco a legna e la distribuzione nei più svariati contenitori (brunse e brunsin) che gli avventori si portano da casa, per gustarli tranquillamente al caldo nella propria abitazione.

Il programma dell’edizione 2019
La “Fagiolata” di oggi viene preparata da oltre 20 cuochi che si sono dati appuntamento in piazza San Defendente alle 5.30 del mattino per cucinare, all’interno di 60 paioli, circa 500 kg di fagioli e ceci conditi con abbondanti cotenne, zampini, code e costine di maiale. Il tutto distribuito gratuitamente ai presenti, dopo la benedizione. Questa manifestazione mantiene immutato nel tempo il suo messaggio di pace e solidarietà: da alcuni anni, infatti, tutte le offerte raccolte vengono destinate a opere di beneficenza volte a sostenere i progetti di associazioni o enti locali. In particolare, per l’edizione 2019 una parte andrà alla mensa sociale del Comune di Asti, gestita dalle “Suore della Pietà”, e un’altra parte all’associazione “Anffas” di Asti.

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