Proposta di legge: Disposizioni per l’utilizzo delle infrastrutture ferroviarie del Piemonte a sostegno del bisogno di mobilità sostenibile e come politica di contrasto ai cambiamenti climatici.
“Secondo il sito di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., la società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiano è responsabile della gestione complessiva della rete ferroviaria nazionale, l’infrastruttura ferroviaria in esercizio in Piemonte si estende complessivamente per 1.896 chilometri, con una lunghezza dei binari pari a 2.657 km. Un dato che pone la rete infrastrutturale su ferro piemontese al primo posto in Italia per estensione complessiva – ha detto Giuseppe Sammatrice, co-proponente e coportavoce provinciale di Europa Verde Asti -. Questa rete ha subìto, a partire dal 2012, una drastica revisione che ha portato alla sospensione di quasi un quarto del servizio ferroviario, parzialmente sostituito da mezzi di trasporto pubblico su gomma, a cui sono seguite le forti contestazioni da parte delle comunità locali e delle loro amministrazioni, che si sono ritenute defraudate di un diritto alla mobilità collettiva”.
“Le motivazioni addotte dall’amministrazione regionale allora in carica, furono di carattere economico-finanziario e di strategia politica, pur in corrispondenza di diverse tratte quotidianamente utilizzate da un congruo numero di viaggiatori”.
Le recenti linee suggerite dall’Unione Europea con il Green Deal definiscono una nuova strategia per la crescita di un’economia continentale moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse, competitiva e tesa a contrastare i cambiamenti climatici e il degrado ambientale (fonte: https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it).
Il Green Deal europeo prevede un piano d’azione volto a promuovere l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare, a ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento evidenziando la necessità, tra l’altro, di introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane.
La strategia non si limita a delineare un percorso teorico, ma destina anche un sostegno finanziario agli Stati membri espresso nel Next Generation EU e considerate nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) o Recovery Fund nazionale.
“Alla luce di questa importante novità nelle strategie degli Stati europei, appare evidente come ogni Regione e ogni Comunità debbano rivedere le proprie scelte trasportistiche e convogliare azioni di cambiamento – collettive e individuali – in linea con quanto determinato in sede EU e definendo opportuni progetti in grado, potenzialmente, di attingere ai fondi disponibili. Il trasporto ferroviario piemontese si trova dunque, oggi, nella possibilità di una piena riconsiderazione e con questa Proposta di Legge regionale si intendono suggerire gli impegni normativi necessari per trasformare l’opportunità in una concreta realizzazione”.