La situazione di emergenza Coronavirus e l’incertezza sull’evoluzione futura dell’epidemia sono le ragioni che hanno spinto la Camera di Commercio di Asti a decidere di rinviare al 2021 le manifestazioni del Settembre Astigiano.
«Se pur a malincuore, sentiti il Comune di Asti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, partner fondamentali nell’organizzazione del Salone nazionale “Douja d’Or” e del Festival delle Sagre, con i quali ci siamo attivamente confrontati nell’intento di individuare possibili soluzioni, siamo costretti a rinviare le manifestazioni al prossimo anno – spiega Renato Goria, Presidente della Camera di Commercio -. Gli eventi richiamano ad Asti migliaia di persone e sarebbe impossibile metter in atto misure sufficienti a garantire il rispetto delle regole di prevenzione dei contagi. Abbiamo purtroppo dovuto sospendere anche il Concorso nazionale di Vini, data l’impossibilità, in questo periodo di forti limitazioni, di gestire le Commissioni di degustazione dei campioni in gara».
Il Presidente Goria sottolinea che le ripercussioni dell’epidemia sono molto pesanti non soltanto sotto il profilo sanitario, ma anche per il sistema economico: «Se la prima preoccupazione è stata quella di gestire l’emergenza sanitaria, ora bisognerà aiutare il sistema imprenditoriale in forte sofferenza a ripartire. La Camera di Commercio intende utilizzare le risorse destinate alle manifestazioni per sostenere interventi a favore delle imprese in difficoltà e per iniziative di rilancio del territorio, al fine di mantenere comunque vive le tradizioni che sono l’essenza della cultura, della storia e dell’economia della nostra provincia. Forti e orgogliosi del nostro passato, consapevoli delle enormi difficoltà del presente, vogliamo impegnarci a costruire, con la passione che ha sempre contraddistinto la Camera di commercio, un futuro per il territorio insieme agli enti, alle istituzioni e, soprattutto, alle nostre imprese».
«Le manifestazioni del settembre astigiano, Douja e Festival delle Sagre, costituiscono un prezioso patrimonio, una parte della nostra identità di territorio e vivono ogni anno grazie al lavoro di tante comunità che abbiamo la responsabilità, e il dovere, di tutelare – dice il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Mario Sacco -. La situazione attuale non ne permette, per quest’anno, l’organizzazione ma sono certo che il rinvio sarà occasione per presentare nel 2021, grazie all’impegno di tutti, edizioni rinnovate e ricche di contenuti. E la Fondazione non mancherà, come sempre, di dare il suo supporto».
«Mi associo al rammarico della Camera di commercio per questo rinvio al 2021 della Douja d’Or – dice il Presidente di Piemonte Land of Perfection, Filippo Mobrici -. Dopo oltre 50 anni, anche questa manifestazione è costretta a capitolare di fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. Come rappresentante del mondo del vino, non posso che dispiacermi del fatto che un’altra importante vetrina delle eccellenze, non solo del territorio, si trovi costretta a spegnere le luci. Ci impegneremo comunque, fin da oggi, per organizzare nel 2021 un grande evento che confermi ad Asti quel ruolo di capitale del vino che le è stato riconosciuto negli ultimi anni, con grandi vantaggi per tutto l’indotto. E non mancheremo di lavorare per mantenere vivo, anche in questi momenti, l’interesse per questa importante rassegna».
«Il Festival delle Sagre Astigiane sappiamo tutti essere una grande risorsa per il nostro territorio, una manifestazione riconosciuta a livello nazionale e non solo a cui tutte le pro-loco della provincia di Asti sono affezionate e tengono in modo particolare. Il successo di questi 46 anni – continua Luisella Braghero, Presidente Unpli provinciale – lo dimostra ampiamente. Come Presidente delle pro-loco astigiane, seppur con grande dispiacere, concordo con la decisione della Camera di Commercio nella speranza che si possa uscire presto da questa difficile situazione e che l’edizione del prossimo anno possa tornare ad essere un grande Festival».
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