Douja d’Or: il futuro delle Doc piemontesi al centro del talk di chiusura della manifestazione astigiana

Domenica 17 settembre alle 16:30 nel salotto di Piemonte Land, in piazza San Secondo

ASTI – Come si dice il titolo è tutto programma. E, in effetti, il talk organizzato domenica 17 settembre, alle 16:30 nella tensostruttura di piazza San Secondo, in occasione della chiusura della Douja d’Or, da Piemonte Land of Wine, che della manifestazione (8-17 settembre) è partner principale insieme alla Camera di Commercio di Alessandria-Asti, punta su un tema delicato e importante, sia pure molto tecnico: “Quale futuro per le doc piemontesi”.

Nel titolo del convegno non c’è il punto di domanda, ma l’invito a ragionare sull’argomento è implicito. Nel sottotitolo, invece, qualche indizio esplicito in più: “Nel ricordo di Paolo Desana, padre delle Doc, i Consorzi di tutela si confrontano”.

Ospite dell’incontro, al quale sono stati invitati tutti i Consorzi vitivinicoli di tutela del Piemonte, sarà Andrea Desana, figlio di Paolo Desana, che dialogherà con il giornalista astigiano, Sergio Miravalle.

Dice Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land e produttore vitivinicolo del Roero «Dopo l’interessante convegno del 9 settembre, organizzato dall’Accademia della Vite e del Vino e di cui noi di Piemonte Land of Wine siamo stati partner, ecco che il 17 proponiamo un tavolo di lavoro piemontese per ragionare delle nostre denominazioni in ambito europeo e internazionale. I Consorzi, da sempre sono in prima linea nel difendere e tutelare le denominazioni vinicole, è il forum di domenica prossima sarà la conferma di quanto tutti gli attori della filiera vitivinicola del Piemonte, abbiano a cuore il futuro del mondo del vino piemontese, con programmi, progetti, strategie e iniziative che devono nascere da una concertazione e da una condivisione piena e trasparente. Dobbiamo farlo per progettare al meglio il futuro del nostro comparto, rispettoso delle regole e di un’etica rigorosa su ambiente, paesaggio e, non ultime, della salute e della dignità delle persone».

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