Asti, la Douja d’Or si dilata nel tempo e nello spazio

Ogni week-end dall'11 settembre al 4 ottobre l’evento celebrerà i grandi vini piemontesi e la peculiare identità del Monferrato e di tutto il territorio provinciale

ASTI – È stata presentata nella bella cornice di Palazzo Mazzetti l’edizione 2020 della Douja d’Or. Sotto allo slogan “Il Vino, il Cibo, la Cultura, il Monferrato”, l’evento si terrà per 4 week-end, tra settembre e ottobre, trasformando Asti nella capitale del vino del Monferrato e di tutto il Piemonte.

La manifestazione cambia format rispetto alle edizioni passate e le novità non mancano, come ha spiegato Erminio Renato Goria, Presidente della Camera di commercio di Asti e della sua Azienda Speciale: «Una delle innovazioni che abbiamo introdotto è stata quella di ampliare la Douja nel tempo e nello spazio. Tradizionalmente concentrata nella città di Asti in dieci giorni, ora sarà su tutto il territorio provinciale e per un mese, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente anche le imprese vitivinicole, della ristorazione e dell’accoglienza che operano nel nostro comprensorio e che sono state pesantemente colpite dall’emergenza sanitaria».

«In un anno così complesso, insieme alla Camera di commercio di Asti e Fondazione Asti Musei e facendo rete con le istituzioni pubbliche e private del territorio abbiamo voluto dare un segnale forte a tutto il comparto enologico piemontese e nazionale – ha detto Filippo Mobrici, Vice Presidente di Piemonte Land of Perfection con delega allo sviluppo del Progetto Douja D’Or 2020 -. Per l’edizione 2020 la Douja d’Or, brand del Concorso Enologico nazionale conosciuto in tutta Italia (che quest’anno non si è svolto a causa dell’emergenza sanitaria), si evolve e il vino diventa protagonista e fil rouge di diverse iniziative che si svolgono ad Asti e nel Monferrato Astigiano, con una prospettiva e visione di valorizzazione regionale sanitaria».

Nel suo intervento, il Presidente della Fondazione Asti Musei Mario Sacco ha anticipato che: «Ampio spazio sarà dedicato anche alla dimensione culturale, con l’inedita mostra “Asti, città degli arazzi” che verrà inaugurata il 18 settembre e la possibilità di visitare, durante la giornata, i monumenti, i palazzi storici e i poli museali della città e dell’astigiano. L’obiettivo è valorizzare le eccellenze artistiche, culturali ed ambientali del nostro comprensorio in maniera integrata».

Nei quattro weekend 11-13 settembre, 18-20 settembre, 25-27 settembre e 2-4 ottobre, sono previsti ad Asti, in orario serale, live tasting nelle eleganti piazze della città, masterclass nei palazzi storici e un nuovo palinsesto di iniziative culturali, artistiche ed enogastronomiche che, durante il giorno, coinvolgeranno anche l’intero Monferrato astigiano.

La città – la prima in Piemonte dopo il lockdown a ospitare un grande evento “in presenza” dedicato al vino – invita non solo gli appassionati di turismo enogastronomico ma in genere il grande pubblico dei viaggiatori piemontesi, lombardi e liguri a vivere le esperienze del proprio territorio: i borghi antichi e le colline pettinate dai vigneti, paesaggi mozzafiato riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.

Tra le anticipazioni, oltre alla mostra sugli Arazzi, gli stand di Piemonte Land saranno allestiti in piazza San Secondo, dove le persone saranno servite direttamente al tavolo; il Consorzio Barbera invece proporrà un percorso cibo-vino che farà vivere un’esperienza sensoriale nel cortile di Palazzo Alfieri, mentre il Consorzio dell’Asti potrebbe portare in città lo chef Alessandro Borghese, con cui ha avviato una campagna promozionale nei mesi scorsi.

Il sistema di prenotazione online, gli ingressi contingentati, i percorsi di assaggio in città – acquisibili direttamente da smartphone, attraverso mappe digitali e QR code e presto online su http://www.doujador.it – permetteranno di gestire la presenza dei visitatori sia all’aperto sia nei luoghi chiusi, senza calca e senza assembramenti.

«Con un notevole sforzo organizzativo di tutta la municipalità, abbiamo ripensato i flussi delle visite e la fruizione delle esperienze – ha sottolineato Maurizio Rasero, Sindaco della città -. Asti è ora pronta ad accogliere il pubblico della Douja d’Or nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento».

La Douja D’Or in questa nuova versione, fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Asti e dalla sua Azienda Speciale, con Piemonte Land of Perfection e Fondazione Asti Musei, con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg,  del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dell’Unione Industriali di Asti punta a sostenere e rilanciare in maniera sinergica i tre settori economici fondamentali in Piemonte: enologia, enoturismo e commercio.

«La Regione ha stimolato le istituzioni locali affinché, con una formula rinnovata nel rispetto delle regole, il settembre astigiano venisse organizzato anche in un periodo come questo – ha detto Fabio Carosso, Vice Presidente della Regione Piemonte -. Il vino è il motore trainante dell’economia della nostra provincia: dal lavoro dei contadini che hanno saputo preservare un paesaggio unico, riconosciuto dall’Unesco che ha dato valore al nostro prodotto turistico; ai produttori di eccellenze apprezzate in tutto il mondo, all’industria enomeccanica. Mi auguro che la sinergia che si è creata tra istituzioni e consorzi possa essere replicata anche in altre occasioni, perché solo facendo squadra riusciremo a valorizzare al meglio le nostre eccellenze».

«Del resto l’Enoturismo – ha concluso Vittoria Poggio, Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonteper il Piemonte può a tutti gli effetti essere considerato “il turismo della ripartenza”, e la Regione con i voucher 3×1 ha creato un sistema che già funziona perché offre un vantaggio immediato e consistente a chi li acquista e allo stesso tempo immette risorse reali e istantanee nel nostro sistema turistico e ricettivo».

L’incontro è stato moderato da Francesco Moneta, fondatore di The Round Table, chiamata a gestire la comunicazione della Douja d’Or.

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