ASTI – Una storia di solidarietà e di gratitudine consente al reparto di Pediatria dell’ospedale di Asti di poter contare su un nuovo strumento, che sarà di grande utilità nell’attività dei nostri operatori sanitari. Si tratta di un ecografo portatile, del valore di circa 13mila euro, di estrema importanza per la diagnosi rapida di possibili patologie nei piccoli pazienti ospitati nella struttura.
È il frutto di un gesto di generosità della famiglia Morello-Longo, che ha voluto ringraziare il personale dell’ospedale per la dedizione e la professionalità dimostrate nell’assistere il piccolo Ludovico Giulio.
Un racconto a lieto fine, ma che ha conosciuto momenti difficili. Ludovico Giulio nasce infatti a marzo del 2020, in piena pandemia, al Cardinal Massaia come la sorellina Flaminia pochi anni prima. Ma questa volta le cose sembrano non andare bene: ha bisogno di attenzione, di supporto e soprattutto di cure urgenti, quelle che i professionisti dell’ospedale riescono a garantire fino alla completa guarigione, in collaborazione con i colleghi della Terapia Intensiva di Alessandria, che si sono occupati di lui quando sono stati necessari approfondimenti e cure ulteriori.
Oggi Ludovico Giulio può giocare in serenità insieme alla sorellina e sotto lo sguardo di mamma e papà. La famiglia Morello-Longo ha voluto esprimere la propria riconoscenza per quanto fatto in quei giorni, con una donazione speciale per il reparto di Pediatria, anche in memoria di nonno Felice, che “veglia su di noi affinché ogni situazione difficile possa avere un lieto fine”. “Ci auguriamo – aggiunge la famiglia – che questo ecografo possa aiutare i pediatri del reparto ad effettuare le loro indagini nel migliore dei modi per poter essere di supporto alle famiglie dei piccoli che hanno in cura”.
Un atto non solo dal valore simbolico, ma dalle ricadute pratiche: in Pediatria esiste già un ambulatorio di Ecografia pediatrica presso il quale si eseguono alcuni tipi di ecografia specialistica legata all’età infantile, ma con un ecografo portatile sarà possibile eseguire le prime indagini diagnostiche direttamente al letto del bambino, alla culla o all’incubatrice del neonato.
“Per noi non esiste gratificazione maggiore, gesti come questo rappresentano una motivazione in più per proseguire nell’attività che svolgiamo – commenta la dottoressa Paola Gianino, direttrice del reparto di Pediatria -. Ci viene oltretutto donato uno strumento di qualità che ci sarà di grande aiuto nella pratica clinica quotidiana”.
“È il riconoscimento del grande impegno di questa struttura e in generale del lavoro compiuto dal personale dell’azienda sanitaria, che arriva da un anno estremamente faticoso – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. La prima soddisfazione è sapere che questo bambino sta bene grazie anche al supporto che ha ricevuto nel nostro ospedale: ringrazio la famiglia per questa bellissima iniziativa”.
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