ASTI – Di don Bosco e dei suoi salesiani ricorrono quest’anno i 100 anni di presenza nel territorio astigiano. Di grande sensibilità, ha saputo creare importanti istituzioni volte alla salvaguardia dei giovani che ancora oggi, con l’entusiasmo dei sacerdoti salesiani che le dirigono, sanno far gioire i giovani e impegnarli in numerose attività. Fu il primo e sicuramente uno dei più grandi sacerdoti educatori che sia vissuto nella nostra epoca. Tra tante difficoltà, nel 1859 fondò la Congregazione che chiamò Salesiana in onore a S. Francesco di Sales, sotto la cui protezione venne posta. Riconosciuta dalla Santa Sede, nel 1879 papa Pio IX ne approvò definitivamente lo statuto. Si vuole dunque ricordare questo importante santo ancora così attuale nei nostri tempi con una mostra che ne metta in risalto la sua persona e il suo operato.
L’allestimento al Seminario Vescovile di Asti (http://biblioteca.sicdat.it/) è organizzato dal dottor Julien Coggiola, studioso di storia salesiana e importante raccoglitore di foto e cimeli.
Da domenica 13 ottobre si potranno ammirare foto che lo ritraggono in importanti momenti della sua vita, e poi ancora suoi autografi e reliquie, oltre ad autografi dei suoi successori, don Rua e don Rinaldi; materiale della canonizzazione di don Bosco; santini e cartoline e infine manichini con abiti sacerdotali del periodo di don Bosco e di madre Maria Mazzarello.