Di passaggio oppure ospite al b&b anche per più settimane, in sella alla bici da corsa o alla mountain bike, attento ai prodotti tipici e interessato a partecipare in prima persona ai “riti” della terra – dalla vendemmia alla raccolta dei piccoli frutti e dello zafferano – per entrare in contatto con il carattere del territorio e della sua gente: sono tante le sfaccettature che compongono l’identikit del cicloamatore della Valtriversa.
Preziosi dettagli sono emersi di recente negli incontri promossi dal Distretto del Mastodonte con gli operatori economici e le associazioni di ciclisti e camminatori dei quattordici centri che vi aderiscono: Baldichieri, Cantarana, Castellero, Cellarengo, Cortandone, Dusino San Michele, Ferrere, Maretto, Montafia, Monale, Roatto, San Paolo Solbrito, Valfenera, Villafranca (capofila).
“Un passo necessario – dice Anna Macchia, sindaco di Villafranca – per approfondire le necessità che i cicloturisti esprimono e cercare come Distretto di migliorare l’offerta dei servizi, mentre da mesi stiamo lavorando alla progettazione della pista ciclabile della Valtriversa. Un incontro dei quattordici sindaci si terrà nelle prossime settimane per esaminare anche le azioni suggerite dagli operatori economici per valorizzare il territorio in chiave cicloturistica e rafforzare la cultura del ciclismo e del cammino nei nostri centri“.
La futura pista, estesa per diciassette chilometri, toccherà direttamente Villafranca, Baldichieri, Cantarana, Maretto, Roatto e Montafia, coinvolgendo anche gli altri centri del Distretto (Castellero, Cellarengo, Cortandone, Dusino San Michele, Ferrere, Monale, San Paolo Solbrito, Valfenera) in un’ottica di ciclabilità turistica.
Intanto gli operatori economici, forti dell’esperienza maturata nel contatto diretto con chi pedala, sia esso del luogo o forestiero, segnalano le richieste espresse più di frequente dai cicloturisti: maggiori fonti informative lungo i percorsi (cartellonistica, app, ecc.), punti di ricarica e-bike, deposito bici sicure, officine per assistenza e riparazione dei mezzi. Il desiderio di migliorare l’accoglienza turistica porta anche a proporre al Distretto un maggiore coordinamento sulla programmazione degli eventi, a suggerire di puntare sullo sviluppo delle manifestazioni di maggior spicco, di rafforzare il rapporto con i tour operator, di creare un collegamento permanente con i privati che già attualmente promuovono iniziative sul territorio per far conoscere le produzioni locali e la bellezza del paesaggio.
Tutti temi che i quattordici sindaci approfondiranno presto.