Covid-19, l’Asl AT pronta all’attivazione di nuovi posti letto al Cardinal Massaia e in strutture esterne per i casi paucisintomatici o in attesa di negativizzazione

Cambiano le regole di accesso per i famigliari dei pazienti ricoverati per garantire maggiore sicurezza

ASTI – In considerazione del registrato aumento di contagi da Covid-19, l’Asl AT sta attivando una serie di misure tese a garantire i posti letto necessari in caso di un’eventuale ulteriore risalita dei casi. In virtù anche del fatto che risultano ad oggi occupati 18 dei 22 posti disponibili nella Struttura di Malattie Infettive, si è messo in atto il piano predisposto ad inizio settembre che prevedeva una prima conversione del reparto di Medicina B.

Sono stati quindi attivati in data odierna ulteriori 10 posti letto dedicati ai pazienti Covid positivi, e che sono progressivamente ampliabili fino a 35, in caso di necessità.

Inoltre, dal 14 settembre, l’Azienda ha attivato un percorso di accesso al Pronto Soccorso dedicato a pazienti sospetti Covid, inaugurando la propria area maxi-emergenza a garanzia di una maggiore sicurezza per cittadini ed operatori.

In ossequio alle indicazioni regionali, nelle prossime settimane saranno disponibili nuovi posti per pazienti Covid in attesa di negativizzazione. In particolare, sono state perseguite due strade: la prima attraverso un avviso pubblico volto a raccogliere manifestazioni di interesse da parte di strutture alberghiere/ricettive astigiane ad ospitare pazienti completamente autosufficienti, ma in attesa di negativizzazione; la seconda nel trovare strutture residenziali pronte a garantire posti letto per pazienti che necessitino di un basso livello di intensità assistenziale.

In considerazione della mancata risposta raccolta attraverso i canali istituzionali, la Direzione Generale si è attivata direttamente, contattando alcuni gestori locali al fine di ottenere riscontri positivi. I pazienti dovranno avere a disposizione una camera singola con bagno dedicato e riceveranno il vitto in condizioni di assoluta sicurezza, propria e del personale impiegato. La permanenza di questi casi è prevista in regime di isolamento sino ad esito negativo dei tamponi di controllo.

La Direzione, inoltre, ha recentemente avviato interlocuzioni con strutture residenziali del territorio, raggiungendo un accordo con la Casa di Cura San Giuseppe in cui, nei prossimi giorni, sarà attivato un primo modulo da 20 posti letto per pazienti non autosufficienti, in attesa di negativizzazione del tampone, che abbiano concluso il percorso ospedaliero.

In considerazione delle recenti criticità relative al Covid-19, pazienti fragili quali i cardiopatici, neurologici e i ricoverati in Rianimazione, potrebbero avere conseguenze gravi se contagiati; per tale ragione l’Azienda Sanitaria Locale di Asti ha deciso di interdire l’accesso dei famigliari oltre che all’interno dei reparti Covid, anche nelle terapie intensive e subintensive (Rianimazione, Cardiologia, Stroke Unit neurologica) a partire da oggi, venerdì 16 ottobre.

Resta garantita la possibilità ai parenti di recarsi all’ingresso delle Strutture di degenza per ricevere informazioni sullo stato clinico dei propri congiunti e per sopperire a necessità quali il ricambio del vestiario. Il medico di reparto conferirà all’esterno dell’area di degenza per fornire le informazioni cliniche, in orario 13:00 – 14.00.
Misure di cautela, infine, anche per i ricoverati in Lungodegenza: per ciascun degente, si lascia la possibilità ad un parente, preferibilmente sempre lo stesso, di accedere alla Struttura esclusivamente per l’orario del pasto serale. Negli altri reparti di degenza, per garantire la vicinanza al congiunto con la maggiore sicurezza possibile, l’Azienda raccomanda un solo visitatore alla volta esclusivamente durante gli orari di visita (12.00-13.00 e 18.00-19.00) e, ove possibile, sempre la stessa persona

 

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